Focus B, Scapuzzi: 'Milanista da sempre, mi ispiro a Kakà. Su Balo vi dico che...'
Luca Scapuzzi è un giovane calciatore, nato a Milano classe '91, cresciuto nelle giovanili del Milan. Predilige ricoprire il ruolo da trequartista, anche se ha dichiarato di poter giocare anche da seconda punta. Dal 2011 il suo cartellino è di proprietà del Manchester City, giocherà fino al termine della stagione a Varese, la squadra biancorossa a fine stagione potrà esercitare un diritto di riscatto sul calciatore che in esclusiva per Calciomercato.com ha parlato delle sue ambizioni presenti e future:
Credi che questo tuo approdo a Varese possa farti fare il definitivo salto di qualità? "Quello che spero è di fare bene quui a Varese, sia per me ma soprattutto per la squadra e la società che hanno creduto in me. Poi volendo a fine stagione potrebbero anche esercitare il diritto di riscatto".
Sei molto giovane, eppure già avuto la fortuna di fare un'esperienza all'estero. Differenze e analogie con l'Italia? "Ci sono tantissime differenze, ad esempio in Inghilterra ci sono meno pressioni, è tutto più tranquillo e non ti controllano mai su quello che mangi. Poi naturalmente per altre cose è molto meglio l'Italia però non saprei fare una scelta. Ci sono pregi e difetti in entrambi i campionati ma è giusto sia così".
Ci puoi raccontare come ti ha scovato il Manchester City? "Non mi ha propriamente scoperto nel senso che Roberto Mancini mi ha sempre seguito da quando ero più piccolo, diciamo che ha seguito la mia trafila. Al Portogruaro sono stato sfortunato perchè avevo rotto il crociato del ginocchio, avevo ancora un anno di contratto ma volevo andare via e Mancini mi disse che non mi prometteva nulla, ma avrebbe provato a portarmi al City se la società avesse voluto. Dopo circa un mese e mezzo di prova la squadra inglese mi ha fatto firmare un triennale che andrà in scadenza il 2014".
So che te l'avranno chiesto in molti...raccontaci qualche aneddoto simpatico legato a Mario Balotelli: "E' un ragazzo che ti tiene sempre allegro, fa sempre quello che gli passa per la testa, è spontaneo. Ha avuto tutto e subito ma se l'è meritato sul campo ed è stato bravo. A dire la verità ci frequentavamo ma non molto perchè lui ha sempre amici a casa e non è mai solo, quindi non si annoia mai (ride; ndr)".
Su Mancini, che hai detto essere un po' il tuo mentore, che cosa ci puoi dire? "Mancini è una persona molto riservata, ma ti lascia davvero molta libertà. Non controlla tutto però quando si lavora esige serietà e impegno. E' un ottimo allenatore che non lesina mai di dispensare consigli a tutti. Quando si è fatto avanti il Varese ho parlato con lui che è stato subito propenso a questo trasferimento per giocare con più continuità".
Fai tifo per una squadra in particolare? "Sono tifoso del Milan, ho anche fatto tutta la trafila nelle giovanili rossonere (ride; ndr)".
Ti ispiri a qualcuno in particolare? "Da milanista è sempre stato Kakà il mio idolo, erano i tempi in cui andavo allo stadio e lo vedevo giocare e mi sono innamorato di lui calcisticamente. Non lo conosco personalmente ma mi sembra anche un bravissimo ragazzo".
Credete di poter raggiungere i playoff anche in questa stagione? "Certo, è l'obiettivo primario, vogliamo centrarli per poi giocarci la promozione a giugno".
Detto sinceramente, punti a far bene a Varese per essere riscattato oppure vuoi far bene per tornare al Manchester City? "Sarò sincero, io voglio far bene qui a Varese e punto a farmi riscattare dalla società e poi si vedrà. C'è da dire che il Manchester City ha anche un diritto di prelazione nel caso in cui il Varese decidesse di vendermi. Ripeto, voglio far bene qui per essere riscattato".