Romagnoli a CM: 'Tornerò al Milan'
In esclusiva per calciomercato.com ha parlato Simone Romagnoli, 22 anni, difensore centrale autore di un'ottima stagione nelle fila del Pescara di Zdenek Zeman:
Si parla tanto di Insigne, Verratti e Immobile, ma anche tu sei stato uno dei grandi protagonisti di questo Pescara, l'anno prossimo vorresti restare in A con gli abruzzesi?
"Non lo so, ancora è presto per parlare di queste cose. Sono in comproprietà fra Milan e Pescara e quindi ancora non so cosa sarà del mio futuro. E' possibile che rimanga anche perchè mi trovo bene a Pescara".
Se il Milan dovesse decidere di riportarti alla base, ci andresti di corsa oppure preferiresti farti le ossa un altro anno?
"Per prima cosa il Milan mi deve volere (ride: ndr). Il Milan non si rifiuta mai, ma è chiaro che vista la mia giovane età forse sarebbe meglio giocare con continuità, ma ripeto ancora è presto per parlare di mercato".
Quanti meriti ha avuto Zeman nel tuo processo di maturazione?
"Tantissimi naturalmente. Il mister è una persona tranquilla ma con una forte personalità. Ci da fiducia ma soprattutto ti lascia la possibilità di esprimerti al meglio senza pressioni e con serenità".
E' vero che durante il ritiro estivo vi mette a dura prova con una dieta a base di patate bollite?
"Si effettivamente ci sottopone ad una dieta molto particolare, dice che dobbiamo smaltire tutte le tossine accumulate durante il periodo di vacanza...(ride:ndr). Il ritiro estivo è duro ma niente di insuperabile".
Se dovessi far bene in Serie A, sarebbe concreto voler puntare al Milan e alla Nazionale in vista dei Mondiali del 2014?
"Non guardo così lontano nel tempo, nel senso sono giovane e preferisco fare le cose pian piano. Guardo al breve periodo, chiaro che sono tutte cose che mi auguro che possano succedere. Se faccio bene l'anno prossimo in serie A potrei ambire a tutto ciò, ma ora ripeto è prematuro".
Chi è la squadra favorita per la promozione in Serie A?
"Io credo che la Sampdoria sia la più accreditata, ha fatto un girone di ritorno ottimo, ma anche Sassuolo, Varese e Verona con le loro caratteristiche sono delle buonissime squadre. Se devo sbilanciarmi dico Sampdoria".
Nella vostra cavalcata alla Serie A avete subito dei lutti immensi, come la morte di Piermario Morosini e Franco Mancini, eppure siete riusciti ad andare avanti, è stato difficile immagino:
"Chiaro sono state due grandi tragedie sia quella di Morosini che quella di Franco. Io l'anno scorso ero a Foggia con Mancini ed era una persona molto silenziosa, un gran lavoratore e soprattutto era molto simpatico. Ho trovato assurdo che ci abbiano fatto giocare contro il Bari il giorno successivo alla sua morte. La cosa che mi dispiace di più è che non abbia potuto assistere alla nostra Promozione in A...che poi è anche la sua!"