Focus B: Juve Stabia, Scognamiglio l'ultrà diventa capitano
Quello di Gennaro Scognamiglio è il sogno di ogni bambino: giocare a pallone nella propria città, nel proprio stadio e vestendo i colori che da sempre sono sinonimo di amore e passione. Scognamiglio, difensore centrale classe 1987 della Juve Stabia, ha coronato i suoi desideri andando se possibile oltre e diventando capitano per acclamazione della società campana. Lui che fin da ragazzino al Menti non mancava mai, lui che ha sempre sperato - da giovanissimo tifoso - di giocare un giorno su quel rettangolo verde (oggi artificiale) portando i colori della squadra del cuore. Detto, fatto.
Il trasferimento alla Juve Stabia è arrivato nell'anno della cavalcata fino alla Serie B. Nell'ottobre del 2010 arriva dal Cosenza dopo l'esperienza poco esaltante a Crotone. Un inserimento naturale, come è normale che sia per uno nato e cresciuto in quelle zone. Un amore a prima vista, per forza di cose. Una scalata trionfale fino alla nomina di capitano per acclamazione dei compagni. Un sogno infinito che si è solo interrotto a Verona, il 21 gennaio, con un brutto infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per tre mesi. Ora il rientro è vicino e la salita verso il successo può riprendere. Piace a molte squadre in Serie B, il Chievo ha fatto un sondaggio con la società di Castellammare, ma lui ha le idee chiare: "Voglio restare, ho ancora un anno di contratto. La mia speranza però è di rinnovare il prima possibile". Perché in fondo i sentimenti valgono più dei soldi e a 25 anni di tempo davanti ce n'è ancora molto. La Juve Stabia, ora, viene prima di tutto.