Catellani a CM: 'In A col Sassuolo. Berardi super, Ronaldo meglio di Messi!'
Andrea Catellani è uno dei tanti giovani calciatori del Sassuolo che sta facendo sognare i tifosi. L'attaccante nato a Reggio Emilia nel 1988 è uno dei punti fermi della squadra di Eusebio Di Francesco e fino a questo momento ha collezionato 25 presenze condite da cinque reti e ben sette assist. In esclusiva per Calciomercato.com il calciatore, di proprietà del Catania ma in prestito ai verdenero fino al termine della stagione, ha parlato delle ambizioni del Sassuolo di arrivare in serie A, dei meriti del tecnico Di Francesco, del suo compagno Berardi che sta stupendo tutti e di tante altre curiosità dimostrando di avere le idee chiare ma soprattutto una spiccata personalità:
Andrea, in questa stagione state stupendo tutti, vi aspettavate di essere in testa a questo punto del campionato? "Dico la verità, appena sono arrivato a Sassuolo nell'ambiente si respirava l'aria di volere arrivare in alto e così è stato. Noi tutti vogliamo la promozione per dare una svolta alla nostra carriera visto che siamo tutti giovani ma la promozione in serie A è importantissima anche per la società che ha lavorato bene in questi anni ed ha scelto i calciatori giusti e funzionali al progetto. Il gruppo è motivato e coeso ed i risultati si stanno vedendo sul campo".
Che allenatore è Eusebio Di Francesco? "Il mister è un grandissimo allenatore e può ambire ai palcoscenici importanti perchè è una grandissima persona oltre ad essere un grande professionista. Ha la stima del gruppo crede nel calcio offensivo e anche quando siamo in vantaggio lui ci sprona sempre per cercare di fare più gol possibili. Noi vogliamo imporre sempre il nostro gioco e lui ci inculca giorno per giorno questa mentalità".
Questa è la tua seconda stagione a Sassuolo, non consecutiva, si può dire che hai trovato la tua giusta dimensione in questa squadra? "Sicuramente per me essere nel Sassuolo è un'onore perchè è una realtà come ce ne sono poche in Italia e mi piacerebbe crescere nel Sassuolo. L'anno scorso mi sono misurato con la A e tornare qui non è stato affatto un gradino indietro anzi a me piacerebbe rimanere qui per molto tempo".
Il tuo cartellino è di proprietà del Catania, che sta disputando un ottimo campionato in serie A, speri di essere richiamato alla base a fine stagione? "Mi piacerebbe che quest'anno la scelta fosse definitiva. Il Catania ha in mano il mio cartellino da anni e non mi ha mai dato l'opportunità di potermi esprimere a pieno. Se dovessi tornare a Catania vorrei che fosse una cosa definitiva se la scelta da parte loro fosse quella di farmi rimanere al Sassuolo tanto meglio perchè qui mi sento a casa, conosco l'ambiente e credono molto in me".
Raccontaci un po' delle tue caratteristiche per farti conoscere ancora meglio dai nostri lettori? "Nella mia carriera ho fatto tantissimo la seconda punta e quest'anno mi sto esprimendo al meglio nel mio ruolo naturale che è l'esterno, a sinistra, nel tridente. Mi piace puntare l'uomo ma amo anche l'assist soprattutto nel nostro sistema di gioco siamo agevolati perchè abbiamo molte sovrapposizioni e l'assist risulta più facile. Questo è un ruolo che mi fa esprimere al meglio poi devo essere sincero che anche l'estrema organizzazione della nostra squadra mi fa rendere tanto e questo forse è l'anno dove sto esprimendo mettendo in luce maggiormente le mie qualità".
Hai un idolo calcistico oppure qualcuno in cui ti rivedi? "Io ho un idolo assoluto che è Roberto Baggio anche se poi ho caratteristiche diverse dalle sue. Lui era un leader silenzioso e sono cresciuto con il suo mito e poi era un fuoriclasse assoluto, lui è senza dubbio il migliore. Un altro giocatore per il quale sono sempre impazzito è Ronaldo, non Cristiano ma il fenomeno (ride;ndr). Secondo me fra Barcellona e Inter è stato il calciatore più forte di tutti i tempi ai livelli di Maradona. Messi ad esempio non vale Ronaldo per quanto mi riguarda".
Sbilanciati dicendo chi salirà in serie A, oltre al Sassuolo: "Io penso che noi siamo una squadra forte e vogliamo andare a vincere il campionato. Oltre a noi credo che sarà un testa a testa fino alla fine. Secondo me i playoff si giocheranno ma Verona e Livorno se la giocheranno fino alla fine per salire direttamente in serie A. Posso dire solo una cosa, ovvero che noi il Livorno e il Verona meritiamo il salto di categoria".
Delle grandi squadre, Inter-Milan-Juventus-Napoli-Roma-Lazio, ci sarebbe una in particolare nella quale ti piacerebbe giocare maggiormente? "Ti dico la verità che non lo so, io cerco di essere sempre terra terra (sorride; ndr). Io voglio giocare in serie A, questo è il mio primo obiettivo. La cosa bella sarebbe giocarci con la maglia del Sassuolo. Non ho mai pensato ad una di queste grandi squadre, penso a far bene giorno dopo giorno e poi si vedrà. Ti posso dire però che sono interista fin da bambino"
Sei ancora molto giovane eppure nella passata stagione hai già assaporato la serie A ed hai segnato una rete contro il Parma, raccontaci le tue emozioni di quella giornata: "Giornata particolare, è stato il coronamento di un sogno. Poi sono di Reggio Emilia e ho segnato contro i rivali storici fin da quando vestivo la maglia della Reggiana. E' stata una cosa indescrivibile, un'emozione indescrivibile".
C'è qualche tuo compagno di squadra in cui intravedi potenzialità fuori dal comune e che potrebbe già essere un crack in serie A? "Facile dire Berardi ma è il giovane più forte con il quale abbia mai giocato. Lui sarebbe già pronto per giocare in serie A e per fare il titolare. Se fossi uno dei top club non ci penserei un secondo ad acquistarlo, ha già la testa e la maturità per arrivare ai massimi livelli".