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    Ritorno al passato: per 'colpa' del mercato, Florenzi torna a centrocampo

    Ritorno al passato: per 'colpa' del mercato, Florenzi torna a centrocampo

    C'era una volta Alessandro Florenzi il centrocampista, intermedio libero di inserirsi agli ordini di Zdenek Zeman dopo l'annata di Crotone. Venne rapidamente sostituito da Alessandro Florenzi l'esterno d'attacco, arma tattica della prima Roma di Rudi Garcia, rientri puntuali e gol da togliere il fiato. Lasciò quindi spazio ad Alessandro Florenzi il terzino destro, visione adorata da Walter Sabatini - "E' più forte di Dani Alves", tuonò meno di un anno fa - e adottata dall'ultimo Rudi Garcia, più per mancanza di alternative che per reale convinzione. A Roma è arrivato Bruno Peres, sta per tornare un Antonio Rudiger che per Spalletti può agire anche a destra. Inoltre, nella turbolenta coda di mercato, i giallorossi hanno perso William Vainqueur senza acquistare sostituti. E allora diamo il bentornato ad Alessandro Florenzi il centrocampista.

    PRIMO CAMBIO DI STROOTMAN E NAINGGOLAN - Numeri alla mano, la mediana della Roma è di colpo cortissima. De Rossi e Paredes si giocheranno il posto in cabina di regia, Strootman e Nainggolan saranno i due titolari ai fianchi del regista, scelto di volta in volta da Spalletti. Alle loro spalle, di fatto, c'è il nulla. Perché il lavoro di Gerson per poter diventare un intermedio all'altezza della Serie A è ancora lungo - in Brasile i compiti tattici erano meno stringenti - e perché altri centrocampisti di ruolo non ce ne sono. Ed ecco che il jolly di Vitinia torna all'antica. Sarà lui la prima alternativa, di lusso, ovviamente, alla coppia Strootman-Nainggolan, ben oltre la suggestione che vorrebbe Perotti riciclato in un ruolo "alla Pjanic". Rimane, ovviamente, anche la soluzione del 4-2-3-1, forse la migliore per provare a rilanciare un El Shaarawy particolarmente appannato in questo avvio di stagione. Ma in caso di mediana a 3, non c'è che Florenzi come alternativa. Spalletti gli chiederà di dimenticare in fretta i compiti di fascia per tornare a utilizzarlo nel cuore del campo, dove potrà sicuramente dare corsa e tiro da fuori, sperando di ritrovare anche gli automatismi degli inserimenti. In una chiusura di mercato amara, che ha visto la Roma sedotta da Wilshere e abbandonata dall'Arsenal, che non avrebbe concesso ulteriori favori economici dopo il doppio affare Szczesny, non resta altra soluzione. Lo stesso Iturbe, prima dirottato verso Lione e poi richiamato in fretta per l'addio di Ricci, dovrà giocoforza tornare un asset per Spalletti, che a gennaio perderà Salah per la Coppa d'Africa. La Roma ha provato a fare la spesa in extremis ma sulla lista ha dimenticato un nome: non rimane che arrangiarsi con quello che è rimasto in casa. 

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