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    Flamengo: che scorrettezza di Jorge Jesus contro Paulo Sousa!

    Flamengo: che scorrettezza di Jorge Jesus contro Paulo Sousa!

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Si fa sempre più grottesca la situazione attorno alla panchina del Flamengo. Complice anche l'avvio non entusiasmante nel Brasileirão (una vittoria su quattro partite), la panchina di Paulo Sousa è più in discussione che mai. Lo è sin dal momento in cui il tecnico portoghese è stato chiamato a guidare il club rossonero, poiché la scelta non ha mai particolarmente entusiasmato la tifoseria del Flamengo. Ma soprattutto c'è in ballo una variabile impossibile da controllare: il fantasma di Jorge Jesus, portoghese come Paulo Sousa nonché amatissimo dalla tifoseria rossonera dopo l'esperienza del 2019 che lo aveva visto trionfare su tutti i fronti e perdere soltanto per un soffio contro il Liverpool la Coppa del Mondo per club. Dopo essere tornato in Portogallo alla guida del Benfica, collezionando un esonero avvenuto il primo giorno di questo anno 2022, Jorge Jesus è stato più volte accostato al Flamengo per un possibile ritorno. Una prospettiva molto gradita alla tifoseria, nonostante l'addio del tecnico avvenuto a giugno 2020 grazie allo sfruttamento di una clausola rescissoria che gli permise di rispondere al richiamo del Benfica. Ma passa tutto in cavalleria: il ricordo della stagione gloriosa, unito alla diffidenza verso il nuovo allenatore, mette in secondo piano un addio avvenuto in modo per niente sentimentale e rispettoso.

    Che Paulo Sousa debba fare quotidianamente i conti col fantasma di Jorge Jesus è ormai una realtà consolidata. Ma certo l'allenatore ex Fiorentina non si aspettava che il suo collega-rivale si rendesse protagonista di un'assoluta caduta di stile, come quella che si è verificata nella giornata di giovedì. Presente in Brasile dove si sta godendo qualche giorno di vacanza, Jesus ha rilasciato un'intervista al blogger Renato Mauricio Prado. E nell'occasione ha affermato che gli farebbe molto piacere tornare sulla panchina del Flamengo, aggiungendo però che potrebbe accettare un'offerta dal club rossonero soltanto entro il 20 maggio. Dopo quella data, ha aggiunto, “dovrò decidere sulla mia vita”.

    Frasi espresse come se un suo collega (per di più connazionale) non fosse già sulla panchina della squadra di Rio. Un atteggiamento sulla scorrettezza non serve aggiungere altro. E che ha scatenato la legittima ira di Hugo Cajuda, l'agente di Paulo Sousa. Che ha parlato di comportamento 'vergognoso', da parte di una persona 'perturbata e disperata'.
    In queste ore altre voci critiche si sono levate dal mondo del calcio brasiliano verso Jesus. Tace invece il diretto interessato, Paulo Sousa. Che in questa circostanza è certamente parte offesa. Ma che certamente, scorrettezza per scorrettezza, adesso si vede tornare addosso il modo inelegante con cui nei mesi scorsi ha lasciato la nazionale polacca per accettare l'offerta del Flamengo. In questa storia, di soggetti totalmente positivi, non ce n'è.

    @pippoevai

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