Per il consueto appuntamento con la rubrica Fischietto in gola, l'ex arbitro Massimo Chiesa ha commentato con Calciomercato.com i fatti da moviola più salienti dell'ultimo weekend calcistico.

La Lazio è furente dopo l'arbitraggio di Morganti. Non tanto per i due rigori concessi alla Roma ma per almeno due episodi simili non fischiati alla Lazio: il fallo di Riise su Mauri in area e il fallo di mano di Simplicio.

"Il derby di Roma è la partita con il coefficiente di difficoltà più alto di tutta la stagione. E' la stracittadina più difficile da dirigere anche per la tensione ambientale. Morganti non ha brillato ma in partite del genere è difficile eccellere. L'arbitro non ha visto il rigore su Mauri che per me c'era. L'episodio era condizionato dal fuorigioco di Dias ma se il fuorigioco non viene fischiato, è rigore; c'è poco da discutere. Non c'era invece il penalty su Simplicio. Per me la volontarietà è fondamentale e lì non l'ho vista.

Polemiche anche sabato sera a Milano. L'Inter ha guadagnato il rigore per un contatto su Eto'o molto dubbio. Molti hanno giustificato dicendo che successivamente c'era un rigore su Milito molto più evidente.

"E' una giustificazione che non regge. La legge della compensazione non ha molto senso. Io però su questi episodi vado un po' controcorrente. Il rigore su Eto'o ci può stare. Berardi entra in maniera scoordinata e gli dà un colpo d'anca anche se poi  il pallone non gli rimane tra i piedi. Diciamo che è un rigore tirato per i capelli. Su Milito il gioco era fermo quindi è inutile dire che c'era il rigore".