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    Fiorentina: dalla squadra degli 'ic' a quella degli 'olè'

    Fiorentina: dalla squadra degli 'ic' a quella degli 'olè'

    • Luca Cellini

    Giovedì prossimo con la prima sfida del girone d'Europa League la Fiorentina  torna ufficialmente a disputare una competizione continentale per squadre, dopo il turno preliminare superato ai danni del Grasshopper, ad oltre tre anni dall'ultima gara disputata oltre i confini italiani, ovvero l'ottavo di finale di Champions contro il Bayern Monaco. A distanza di 48 mesi sulla strada dei gigliati vi sara' una formazione portoghese, visto che l'ultimo precedente nelle coppe contro una formazione lusitana è datato 26 agosto 2009, sfida di ritorno dei preliminari di Champions con lo Sporting Lisbona. A guardare la formazione che venne messa in campo dal 1' in quella sera d'estate dall'allora allenatore viola, e confrontandola con quella di oggi, ci si accorge come l'unico punto di contatto sia Juan Manuel Vargas, che fra l'altro non sara' disponibile fra poco piu' di 48 ore contro il Pacos de Ferreira, perchè non inserito dal tecnico Vincenzo Montella nella lista dei giocatori da lui utilizzabili nel preliminare d'Europa League. 

    Quella Fiorentina dava i primi segnali di una parabola discendente: una mini contestazione di un centinaio di tifosi all'indirizzo dell'allora presidente esecutivo Andrea Della Valle, reo di disinteresse verso le sorti del club  e mancato rafforzamento adeguato della rosa a disposizione dell'oggi c.t. della Nazionale italiana. Una battaglia contro i cosidetti rosiconi che divise la piazza e la tifoseria, con la squadra che fu invece piano piano indebolita, con le partenze di Kuzmanovic, di Dainelli e poi del vice capitano Martin Jorgensen, senza dimenticare quella economicamente vantaggiosa, ma pesantissima a livello calcistica di Felipe Melo alla Juventus.

    Ne è passata di acqua sotto Ponte Vecchio ad oltre quattro anni di distanza da quella sfida allo Sporting Lisbona. Come detto, Vargas a parte, nessuno dei titolari di quella sera al 'Franchi' potra' risfidare un'altra squadra portoghese, perchè l'oggi capitano Manuel Pasqual sedeva allora in panchina, mentre un avversario dei gigliati nei leoni biancoverdi, giovedì sera potrebbe scendere in campo con una maglia viola stavolta, ovvero Mati Fernandez. Ce ne ha messo di tempo per riacquistare credilità calcistico-economica la Fiorentina, e lo ha fatto soprattutto per merito di un Andrea Della Valle, tornato ad essere vivo ed attivo nelle sue azioni societari a Firenze.

    Da avversaria portoghese (Sporting Lisbona) ad avversaria portoghese (Pacos de Ferreira) la Fiorentina ha rivoluzionato il suo mondo: quella era la squadra degli 'ic' (prima Jovetic, poi Ljajic ma anche Seferovic), questa sembra quella degli 'olè', con tanti giocatori di scuola e lingua spagnola (in cui vanno ricompresi Mario Gomez, che ha mamma iberica, e Giuseppe Rossi, che parla principalmente l'idioma catalano, dopo tanti anni trascorsi nel Villareal). E visto cio' che ha vinto negli ultimi anni in Europa la Spagna a livello di club e di nazionali, per i tifosi viola che, anche loro giovedì prossimo iniziano questa nuova avventura europea con la loro Fiorentina, non c'è che da essere ottimisti. 

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