Calciomercato.com

  • Getty Images
    Fiorentina, verso la finale: Italiano ha due dubbi e mezzo, uno gliel'ha tolto Castrovilli

    Fiorentina, verso la finale: Italiano ha due dubbi e mezzo, uno gliel'ha tolto Castrovilli

    • Federico Targetti, inviato a Praga
    "Abbiamo ancora qualche dubbio". Ormai un mantra per la Fiorentina che si appresta a scendere in campo per l'ultimo atto, la sessantesima partita stagionale, quella più importante contro il West Ham nella finale di Conference League a Praga. Giornata di vigilia, giornata di conferenze stampa con il tecnico siciliano che non ha voluto assolutamente sbilanciarsi sulla grande domanda: in attacco gioca Jovic o parte titolare ancora Cabral? Il serbo sembra essere entrato in condizione, mentre il brasiliano ha dato un segnale importante nell'ultima di campionato contro il Sassuolo ed è stato sempre lui a scendere in campo dal 1' quando le cose si sono fatte importanti. Ma non si riduce tutto solo al ballottaggio per la maglia da centravanti. 



    UNO IN MENO - I dubbi all'antivigilia erano tre, uno lo ha risolto lo sfortunato Castrovilli che oggi si è allenato prima dei compagni perché ha accusato un problema. Italiano ha annunciato la sua assenza, con Amrabat ci sarà Mandragora. Davanti ai due, Bonaventura sembra inattaccabile nonostante Barak respiri l'aria di casa. Più probabile che Italiano si serva del ceco a gara in corso chiedendogli di essere decisivo come nella semifinale di ritorno a Basilea. Altre certezze? Il capitano Biraghi a sinistra e il suo omologo di destra Dodo', quindi Milenkovic al centro della difesa, davanti a Terracciano. Il numero 4 ha spezzato una lancia in favore dell'amico Jovic: "Può darci una grande mano, lo vedo bene". Chissà se verrà ascoltato, noi crediamo di sì, E poi Gonzalez, la stella, il più imprevedibile. In questo momento, immaginare una Fiorentina senza Nico è quasi impossibile. 

    UN ALTRO DUBBIO E... MEZZO - Ma chi accanto a Milenkovic? Quarta e Igor, i più accreditati, hanno giocato una stagione "alla meno", costellata di errori anche marchiani, e per questo la candidatura di Ranieri non è affatto da sottovalutare. Dei tre, Igor è il più adatto per caratteristiche a marcare Antonio, la punta del West Ham, e dunque parte avanti, a patto che non commetta errori come quello che ha spalancato la porta ad Amdouni in semifinale. Infine, sulla fascia sinistra, Ikoné in pole su Kouamé, che piace per impegno e dedizione ma che è molto meno esplosivo del suo grande amico francese. Anche lui, come Saponara e Brekalo, a meno di sorprese sarà considerato un'arma a gara in corso. 

    La probabile formazione: Terracciano; Dodo', Milenkovic, Igor, Biraghi; Amrabat, Mandragora; Gonzalez, Bonaventura, Ikoné; Jovic. 

    Altre Notizie