Fiorentina, Vecino: un anno in purgatorio
Arrivato a Firenze esattamente un anno fa Matias Vecino, ci sono voluti in realtà alla Fiorentina sei mesi per tesserare il giovane ex centrocampista del Nacional de Montevideo, in attesa di documenti che ne avrebbero permesso l'acquisizione da comunitario, salvo poi arrivare a metà agosto, ed essere costretti a farlo divenire si giocatore gigliato, ma sprovvisto di passaporto che ne attestasse le origini italiane, come invece risultava in un primo momento alla società guidata dalla famiglia Della Valle. Stesso procuratore di Tomovic ma soprattutto Cuadrado, Vecino sembra arrivare anche per i buoni uffici del suo agente con il ds Daniele Prade', ed i primi giudizi di chi lo vede in allenamento e lo conosce dai tempi in cui giocava in Uruguay, lo descrivono come il volante della linea mediana che manca alla Fiorentina, possibile sostituto di David Pizarro nella formazione capitanata da Manuel Pasqual che verra'. Niente di tutto cio' si vedra' nel ritiro viola di Moena dove Montella utilizzera' Vecino o come interno di centrocampo o molto piu' spesso come esterno destro di una linea mediana a cinque. Pochissimi gli spezzoni giocati quest'anno dal classe '91 di Canelones, ricordato per un gol fallito clamoroso a San Siro contro l'Inter ma anche per il ruolo di terzino nei minuti finali della recente sfida di Tim cup contro il Chievo. Ancora acerbo agli occhi dello staff tecnico gigliato, quasi certamente verra' ceduto in prestito da qui al termine del mercato invernale, con il Cagliari che ha fatto piu' di un sondaggio, alla corte del tecnico e suo connazionale Lopez, dove potrebbe fare piu' esperienza di quanta fatta in un anno di purgatorio a Firenze.