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Fiorentina, una squadra da rigenerare
Cyprian Tatarusanu: nel momento esatto in cui, anche per questioni legate al mancato rinnovo del contratto di Neto, aveva conquistato i gradi di titolare, si è infortunato prima alla schiena e poi ha avuto fastidi di pubalgia. E’tornato ieri ad allenarsi regolarmente con il gruppo con la ferma volontà di scavalcare nuovamente le gerarchie in porta, anche perché il futuro del club gigliato, con la partenza sicura del numero ’88 brasiliano a fine stagione, è suo.
Cristiano Lupatelli: oltre tre mesi di stop per un problema alla spalla ed un altro speso fra lavoro di fisioterapia ed esercitazioni sul campo. Pur non essendo mai sceso sul terreno di gioco per un match negli ultimi due anni, il suo apporto nello spogliatoio viola viene giudicato fondamentale da tutti i compagni di squadra e la sosta servirà a fargli completare un recupero fisico determinante quanto meno per tornare a renderlo convocabile.
Stefan Savic: dopo oltre dieci anni di carriera per la prima volta si trova di fronte ad un infortunio assai fastidioso che ne limita l’attività sotto sforzo. In virtù della presenza di una fibrosi al bicipite femorale sinistro, associata ad una nevralgia locale, si è dovuto fermare sia per la gara d’andata contro la Roma, saltata, che a metà del match di quella di ritorno. Ha rinunciato alla nazionale montenegrina pur di curarsi a dovere in vista del finale di stagione.
Alberto Aquilani: una tendinopatia achillea ne limita l’attività fisica e le prestazioni in campo dalla fine del 2014. Le due settimane di sosta serviranno a lui soprattutto per svolgere fisioterapia e approfondimenti medici anche perché vuole conquistarsi un nuovo contratto, con l’attuale che scade con la Fiorentina a giugno prossimo, e può farlo solo se riuscirà ad essere al 100% negli ultimi due mesi della stagione.
Alessandro Diamanti: dopo una partenza sprint con gol fondamentale contro l’Atalanta, l’ex fantasista del Guanghzou Evergrande, escluso dalla lista Uefa, è stato sostituito contro Torino e Lazio, ed ha vissuto dalla panchina la gara contro il Milan. Manca di brillantezza fisica, dopo quasi tre mesi senza calcio, ed evidentemente non dà garanzie tattiche a Montella che gli ha preparato un programma particolare in questi giorni di sosta.
Alberto Gilardino: come Diamanti, soffre la lontananza dai campi e lo si è visto sia contro la Lazio che contro il Milan. Anche lui approfitterà dei giorni senza gare ufficiali per svolgere un programma di recupero fisico e tecnico.
Giuseppe Rossi: con la massima cautela del caso, durante la sosta Pepito lavorerà prima con il pallone e poi sui contrasti, anche per testare un arto, martoriato da infortuni e successivi interventi chirurgici.
Federico Bernardeschi: completato il recupero fisico a tempo di record dalla frattura del malleolo del novembre scorso, il classe ’94 di Carrara ha bruciato le tappe, tornando ad allenarsi in gruppo già da un mese a questa parte, con la forte volontà adesso di accelerare sia per rendersi convocabile per il club ma soprattutto per gli Europei under 21 di fine anno.