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    Fiorentina, una fascia per due... anzi, per tre

    Fiorentina, una fascia per due... anzi, per tre

    • Luca Cellini

    Pare che a far deteriorare i rapporti fra Dario Dainelli e Cesare Prandelli contribuì il procuratore del giocatore, che non vedendo di buon occhio l'attuale c.t. della Nazionale gli scatenò una guerra interna nello spogliatoio, con l'ausilio di alcuni suoi assistiti, che unita a quella portata avanti da Diego Della Valle portò al fallimento tecnico della Fiorentina nella prima parte del 2010. Il difensore lasciò Firenze nel gennaio di due anni fa: fu forse l'ultimo vero capitano della squadra viola, per quel suo spirito sornione unito ad una volontà costante di fare da collante alle diverse anime dello spogliatoio. Pochi giorni dopo l'addio di Dainelli ci fu quello di Jorgensen, che come Ujfalusi prima, e Prandelli e Montolivo poi, aveva capito che il progetto Fiorentina non avrebbe portato da nessuna parte.

    A proposito di Montolivo: fu lui quell'inverno a ereditare la fascia di capitano, votato direttamente dai compagni, salvo poi essere al centro di un'altra guerra mediatica, stavolta creata ad arte prima dall'ex d.s. Corvino e poi dai vertici 'fiorentini' del club viola, per il mancato rinnovo del contratto. Un anno fa la scelta (disastrosa) dei dirigenti di togliere la fascia al centrocampista di Caravaggio e darla per 'editto' ad Alessandro Gamberini. Quest'ultimo, sfiduciato da subito dagli altri calciatori viola - basti ricordare le parole di Behrami, che si rifiutò di leggere ai cronisti un biglietto datogli dalla società, in cui si diceva che la scelta era stata da tutti condivisa -, non ha certo contribuito alla costruzione di un gruppo solido. Gruppo che infatti si è reso protagonista poi di uno dei campionati peggiori della storia viola, che per poco non si è concluso con una retrocessione. Partito anche Gamberini, adesso per l'assegnazione della fascia da capitano si è ad un bivio.
     
    Il club viola vorrebbe affidarla al vice dell'anno scorso, ovvero Stevan Jovetic, quasi a motivare il montenegrino con tale responsabilità, e lusingarlo in modo che quest'ultimo non sia tentato dalle offerte di mercato; lo spogliatoio invece ha già emesso la sua sentenza, indicando Manuel Pasqual per motivi di anzianità ma soprattutto perché esempio di rettitudine, a differenza dell'ex Partizan Belgrado, scaricato da molti compagni nell'ultima parte della stagione, quando preferì tornare nel suo Montenegro, piuttosto che seguire le evoluzioni finali di un campionato che vedeva i gigliati in lotta per non retrocedere. Ma per la fascia c'è anche un terzo incomodo: la nomination è arrivata da un gruppo numeroso di tifosi, che ci terrebbe che quella fascia con il giglio fosse indossata da un simbolo di Firenze e di fiorentinità, ovvero il sempre più probabile neo acquisto viola Emiliano Viviano. Chi la indosserà fra 48 ore, nel primo test con i Monti Pallidi, sarà la stessa persona che scambierà i gagliardetti con l'altro capitano, il prossimo 26 agosto, data fissata per la prima giornata di serie A?

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