La pesante multa che ha colpito la Fiorentina per i cori razzisti all'indirizzo di alcuni giocatori  del Milan non ha lasciato insensibile parte della tifoseria viola. E così, se nella giornata di lunedì scorso il consiglio comunale ha approvato una mozione (all'unanimità) che porterà i capitani di Fiorentina e Torino, domenica prossima, a leggere un messaggio anti-razzista prima della gara, il Violaclub Porcellino ha organizzato, sempre per domenica, un'altra iniziativa sul tema. Dalle 12 alle 15, presso i giardini retrostanti la curva Fiesole, i rappresentanti del club hanno organizzato una sorta di 'merenda' con 17 chili di porchetta, 17 litri di vino e 17 panini imbottiti, che verranno offerti gratuitamente, e se vi saranno offerte saranno raccolte per poi devolverle per iniziative benefiche.

'Il numero 17 è stato scelto simbolicamente, ma non ha un valore specifico: quello che ci interessa è far passare il messaggio che Firenze e la tifoseria viola non sono razzisti - ha detto, ospite di Radio Toscana, Nushi Safaie Kianoush, rappresentante del Violaclub Porcellino -. Nella mia storia di tifoso non ricordo cori o atti di razzismo simili a quelli sentiti ad esempio contro Balotelli nel match con il Milan. Mi dispiace aver sentito certe cose e l'immagine che la stampa nazionale ha dato alla tifoseria gigliata. Ricordo un solo atto, non razzista, ma contro un giocatore di colore, nell'anno di Malesani, verso Taribo West, reo di aver colpito il nostro Kanchelskis nella sfida d'andata. Gettammo anche banane in campo, ma era un atto di sfottò. Poi più niente. Con la merenda di domenica prossima ci teniamo a convogliare tutto il pubblico viola sull'unità di intenti per combattere il razzismo. Mi piacerebbe coinvolgere in questa cosa anche la Fiorentina, ad esempio con un testimonial come Giuseppe Rossi'.