Fiorentina in Tim Cup:| Il club torna a puntarci
'Se la Fiorentina vincesse la Coppa Italia alla fine ci rimetterebbe 500mila euro', alzi la mano chi non ricorda questa frase sciagurata pronunziata compiendo un clamoroso scivolone dall'amministratore delegato della Fiorentina Mario Cognigni. L'affermazione grigia, gretta, antisportiva, magari pure vera se si consideri solamente la pedante enumerazione della partita doppia, ma certamente fuori luogo, fu proferita nel 2009 e scatenò più di una polemica. Mario Cognigni rischiò forse anche il deferimento, la frase uscì prima di una gara proprio di Coppa Italia e ad un giudice sportivo particolarmente occhialuto e malvolente verso la Fiorentina sarebbe potuta somigliare ad un invito allo scarso impegno rivolto ai propri giocatori, della serie: uscite così risparmiamo.
Un po' d'acqua è passata sotto i ponti, nella Fiorentina sono cambiati i protagonisti e anche Mario Cognigni ha imparato a parlare da dirigente sportivo qual è, anche se ogni tanto la congnignata fa ancora a gara con la più nota mencucciata, come è stato il caso della dichiarazione assolutoria (poi smentita) sui cori 'zingaro zingaro' indirizzati a Ibrahimovic dalla Fiesole sabato scorso. Ma tralasciamo e torniamo a bomba: nella Fiorentina è cambiato anche qualcosa d'altro, il traguardo cui aspirare. La dimensione del sogno sportivo per parlare romantico.
Qualche anno fa la Fiorentina poteva persino snobbare la cosiddetta competizione minore, le mire del club gigliato puntavano verso i posti Champions League per il campionato e più lontano possibile nelle coppe internazionali che la quadra disputava puntualmente ogni anno. Adesso la musica è cambiata, la Fiorentina manca ormai da due stagioni dall'Europa, quella più abbordabile del torneo delle cugine povere, non certo quella dei campioni che è ormai un lontano miraggio. Un ricordo che neppur si sa quando verrà rinnovato.
Ecco che la coppetta tanto bistratta - eppure quante gioie hanno portato negli ultimi quindici anni i due trofei del '96 e del 2001! - torna ad essere ambita ed inseguita in riva all'Arno. 'Un trofeo in bacheca - ha detto Rossi - ma anche una porta per l'Europa', la coppetta in fondo tanto coppetta non è: a parte i conti della serva di cui abbiamo già detto, arrivare in fondo alla strada del torneo nazionale, conviene per il duplice obiettivo che si può conquistare. Delio Rossi lo sa bene, lui che con la Coppa Italia ha un rapporto particolare, tanto da averla sfiorata alcune volte e vinta con la Lazio nell'edizione 2008/2009. Se lo scudetto è ormai affar di pochi, se la Champions è un lontano ricordo, se la strada per arrivare a vincere l'Europa League è imprevedibile, lunga e tortuosa, perché non puntare forte sulla Coppa Italia? La Fiorentina lo fa perché è una scelta di buonsenso.
(Quotidiano Viola)