C'è un reparto che più degli altri ha regalato solidità e certezze alla Fiorentina, anche negli ultimi due anni di sciagurata gestione tecnico-societaria. E' la difesa, che ha potuto contare oltre che sull'eccellente rendimento di Manuel Pasqual, diventato anche capitano a fine stagione e tornato ai livelli della sua prima stagione a Firenze, anche sulla sicurezza, in campo come nello spogliatoio, di Cesare Natali. Nonostante quest'ultimo fosse dato da tutti vicino a firmare per il Milan (che poi ha deciso di confermare Yepes), il centrale difensivo bergamasco ha già detto chiaramente di non voler restare in maglia viola. Un vero peccato. Di fatto lui è stato il 'badante', dentro e fuori dal campo, di due delle migliori sorprese della Fiorentina nella stagione 2011-2012.
In questo campionato chiusosi con una faticosa salvezza, agguantata solo alla penultima giornata, Natali è stato il 'babbo' acquisito di Camporese e Nastasic, due che fanno 41 anni in due, e che non a caso hanno richiamato l'attenzione dei top club. Non confermato il numero 14 gigliato, è arrivato nel frattempo a rimpolpare la rosa viola l'incognita (seppure dalle ottime referenze) Hegazy, centrale difensivo egiziano, soprannominato 'il Nesta d'Egitto'. Detto che sempre più spesso certe etichette hanno nuociuto a chi se l'è viste affibbiare, la Fiorentina necessita nel pacchetto arretrato - chiunque sarà scelto come portiere titolare - di un altro leader di esperienza, che sappia fare da chioccia alla meglio gioventù viola.
Vista la scarsità di giocatori che possano risultare certezze fin dal loro primo anno a Firenze, e soprattutto con la necessità di non sbagliare, affidandosi ad incognite dal passaporto straniero, un'occasione low cost potrebbe esserci: offrire un contratto al vero Nesta, quello che fino a metà maggio scorso era al Milan. Il 36enne, in questi giorni a Coverciano per il corso per diventare allenatori di Terza Categoria, non ha trovato l'accordo con un club statunitense, che poteva coinvolgerlo nella sua forse ultima stagione ad alti livelli. A Firenze potrebbe essere un uomo immagine per i Della Valle, e uno dei leader che cerca il neo tecnico Vincenzo Montella.
