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    Fiorentina, Tatarusanu: 'Il mio tuffo per l’Europa'

    Fiorentina, Tatarusanu: 'Il mio tuffo per l’Europa'

    • L.C.
    Nel mezzo naufragio di Genova, è stato tra i pochi a mantenere saldo il timone e a condurre la Fiorentina in porto limitando il più possibile i danni. Eppure l’inizio, con quella malefica carambola, non lo ha certo aiutato a mantenere i nervi saldi. Non quando si parla di Ciprian Tatarusanu, ragazzone di quasi due metri dallo sguardo deciso e piuttosto impassibile che si è raccontato al quotidiano Corriere fiorentino. Uno che inizia giocando in difesa senza però rifugiarsi nelle solite, preconfezionate, frasi di rito per poi affondare il colpo. Un po’ come con la porta della Fiorentina che il Tata si è conquistato in silenzio dimostrando di avere tutto per meritarsi la maglia da titolare.
    Tatarusanu che partita è stata a Genova?
    «Un pareggio giusto, con entrambe le squadre che volevano vincere. Il gol iniziale è stata solo sfortuna, non mi era mai capitata una cosa del genere».
    Palo, testa e autogol, in effetti non capita tutti i giorni. Come il salvataggio di Vargas all’ultimo minuto...
    «Ho seguito la palla con lo sguardo e ho solo sperato che non entrasse. Voglio rivedere mille volte il replay per capire com’è andata davvero».
    Che effetto fa ritrovarsi portiere della Fiorentina a metà anno?
    «Lo ero anche a giugno. Sono un calciatore professionista, il mio compito adesso è fare sempre il massimo».
    Come sono stati questi mesi in panchina?
    «Certo non è stato facile stare fuori. Ma questi periodi fanno parte del calcio. Aiutano a diventare più forti e sono uno stimolo per lavorare ancora meglio. Poi arriva la possibilità di giocare, e si fa di tutto per non mollare la maglia».

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