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  • Fiorentina, tanti colpi (4 di coda) per una svolta: ecco Gudmundsson e un'intera nuova squadra

    Fiorentina, tanti colpi (4 di coda) per una svolta: ecco Gudmundsson e un'intera nuova squadra

    • Filippo Caroli
    L’estate della Fiorentina è stata del tutto particolare ed è iniziata con una frase di Daniele Pradè: “Nico Gonzalez resta con noi al 99%”. Si è avuto da subito la sensazione che quella percentuale fosse in realtà molto più bassa, e così è stato. Tuttavia, quello dell’argentino non è stato il primo addio dato che, fra mancati riscatti e scadenze di contratto, la Fiorentina ha salutato contemporaneamente Arthur, Bonaventura, Castrovilli, Duncan, Faraoni, Lopez e Belotti. È stato chiaro fin da subito che quest’estate la dirigenza avrebbe dovuto rivoluzionare la squadra, anche in virtù del cambio di modulo per volontà del nuovo allenatore Raffaele Palladino. Infatti gli acquisti sono stati 11, più Valentini che arriverà a gennaio, una squadra intera. 

    IL SUO UOMO – E proprio intorno alle richieste di Raffaele Palladino è iniziata la campagna acquisti portando in viola Moise Kean dalla Juventus, uomo fortemente voluto dal tecnico e già al centro del progetto viola per la stagione corrente. Un arrivo, quello del vercellese, che ha messo alla porta Nzola, partito in prestito al Lens dopo un’annata piuttosto deludente. 

    SPENDING REVIEW – Un addio, sofferto, è stato invece quello di Milenkovic, veterano viola sacrificato sull’altare del taglio del monte ingaggi e venduto per una quindicina di milioni al Nottingham Forest, stessa cifra che la dirigenza ha dirottato su Pongracic, arrivato dal Lecce. Politica, questa, cha ha portato poi anche alla cessione proprio di Nico Gonzalez, che aveva ricevuto la promessa di esser lasciato libero nel caso in cui gli fosse arrivata un’offerta per andare a giocare la Champions. Così è stato, e la Fiorentina ha incassato quasi 40 milioni di euro per la sua cessione. 

    EMERGENZA – Fin da subito, però, è stato chiaro come la Fiorentina avesse totale necessità di intervenire nel reparto di centrocampo, decimato dagli addii. Cardoso, Thorstvedt, Vranckx. DI nomi se ne sono fatti in abbondanza. Alla fine sono arrivati Richardson in una trattativa lampo, Adli e Cataldi e Bove nell’ultimo giorno di mercato che ha visto anche salutare Sofyan Amrabat, calciatore stimatissimo da Palladino.

    ALTRI ARRIVI - Sul gong l'ufficialità di Gosens, che alza il livello della fascia sinistra col suo ritorno in Italia, mentre a puntellare la difesa due argentini: Matias Moreno (anche lui ufficializzato il 30 agosto) dal Belgrano e Nicolas Valentini, che però arriverà da svincolato a gennaio dopo la fine del contratto con il Boca Juniors. De Gea, anche lui preso da svincolato, ha già fatto vedere perché è stato il portiere del Manchester United per più di dieci anni, mentre Colpani ancora non ha ingranato ma ha già lavorato con Palladino. 

    LA STELLA - Dopo mesi di inseguimento è arrivato Albert Gudmundsson dal Genoa: sarà lui l'uomo a cui appoggiarsi nei momenti bui, la stella dopo l'addio di Gonzalez. 8+17 milioni di euro con bonus fino a 29 ne farebbero l'acquisto più costoso nella storia viola, proprio davanti all'argentino che viene a sostituire. 

    COSA MANCA - La partenza di Amrabat in direzione Fenerbahce priva il centrocampo di Palladino dell'unico mediano di rottura a disposizione: con Bove non manca il dinamismo, ma il profilo del marocchino non è stato soppiantato nel mazzo a disposizione del tecnico Palladino. 

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