Fiorentina su Kakitani, un affare non solo calcistico
L.C.
Conciliare i risultati sportivi con la crescita del marchio e con la stabilità economica del club. È questa la strategia dei Della Valle. Ma in tempi di crisi serve fantasia e bisogna ampliare i propri orizzonti. La Fiorentina lo sa, e da qualche mese ha in mente un'idea: portare a Firenze Yoichiro Kakitani. Un'operazione che potrebbe avere una doppia valenza. Da una parte dare a Montella un'alternativa (a basso costo) in attacco, dall'altra "promuovere" il brand Fiorentina in Giappone e aiutare il consolidamento del gruppo Tod's, che in quell'area sta già facendo registrare una significativa crescita dei ricavi. Ma chi è Kakitani? Nel suo Paese non hanno dubbi: è il miglior talento del calcio giapponese. Non a caso Alberto Zaccheroni lo ha convocato per il mondiale in Brasile. Di ruolo fa l'attaccante, e chi lo conosce assicura che abbia classe da vendere. Non è altissimo (un metro e settantasette centimetri), ma ha forza e qualità. Un giocatore moderno, per intendersi, bravo negli spazi e con la palla tra i piedi. Sia chiaro, non è un fenomeno. Eppure nonostante la giovane età (24 anni) ha già dimostrato di non temere i palcoscenici importanti. Come dimostra l'ultima Coppa d'Asia, vinta dal Giappone grazie ad una sua doppietta nel match decisivo con la Corea del Sud. Kakitani però può essere un affare soprattutto dal punto di vista "commerciale". Il Giappone, infatti, è uno dei mercati di riferimento per Tod's. Anzi, come ha confermato Emilio Macellari, chief finacial officer del gruppo, al quotidiano La Repubblica edizione di Firenze "è il mercato che ci sta sorprendendo di più e che sta performando nella parte alta della crescita a due cifre. Un mercato così non lo vedevamo da dieci anni, ci sta dando molta soddisfazione ed è un buon viatico per il resto dell'anno ». Del resto i numeri dell'ultimo resoconto intermedio di gestione sono interessanti. I ricavi nel mercato della Greater China nel primo trimestre 2014 sono di 56,1 milioni di euro, con una crescita dell'1,5%, e rappresentano il 22,1% del fatturato consolidato al 31 marzo 2014. In questo quadro l'acquisto di Kakitani potrebbe dare ulteriore spinta alla crescita di Tod's (e della Fiorentina), che in tutto il Paese ha oltre trenta punti vendita diretti, e nel centro di Tokyo, a Omotesando, ha fatto costruire da Toyo Ito, uno degli architetti più innovativi e influenti del settore, il suo quartier generale, un modernissimo palazzo di sette piani. Non solo. Della Valle è stato anche uno dei primi a impegnarsi, con Save the Children, per aiutare i bambini vittime del terribile terremoto che ha colpito il Giappone due anni fa, e spesso in questi anni il suo ad viola, Sandro Mencucci, è volato da quelle parti per promuovere l'immagine del club e per cercare di stringere delle collaborazioni. Significativa anche l'esperienza del Milan, che sei mesi fa ha preso Honda. Il rendimento del calciatore è stato gioiello ai limiti del disastroso, ma il marchio rossonero in Oriente ha subito un incredibile rialzo. Un aspetto importante, quasi decisivo, nel calcio di oggi. Senza dimenticare i soldi che potrebbero arrivare da eventuali sponsorizzazioni. Compreso un eventuale nuovo accordo con Mazda. In questo momento la casa automobilistica non sembra intenzionata a rinnovare il contratto con la Fiorentina, però l'arrivo di Kakitani potrebbe anche cambiare le carte in tavola. E poi la massa di tifosi (ricordate Nakata?), giornalisti e televisioni. Insomma, acquistando un giocatore giapponese si acquista un'azienda e Kakitani può essere la scelta giusta. Gioca nel Cerezo Osaka, e costa circa 2 milioni di euro. Pradè e Macia ci pensano da gennaio. Contatti che però sfociarono in un nulla di fatto. Colpa dei tempi ristretti, ma adesso l'operazione può decollare.