Fiorentina, squadra B a Prato: spaccatura fra i tifosi
Fiorentina interessata ad acquistare il Prato per farne una squadra B? «No, non abbiamo alcuna intenzione di comprare quote azionarie nella società Ac Prato - scrive il club viola sul proprio sito, quando ormai le voci cominciavano ad essere molto insistenti - e (la Fiorentina ndr) afferma il proprio assoluto disinteresse ad acquisire quote di alcuna società calcistica, specificando che eventuali rapporti tra le suddette e Ac Fiorentina saranno esclusivamente circoscritti ad una temporanea collaborazione sportiva finalizzata alla individuazione di giovani calciatori e all’osservazione di calciatori già in attività». La notizia ha spinto i vari tifosi biancazzurri ad esprimere la propria opinione fin da subito, chi a favore e chi contro. Con il sindaco di Prato che a sua volta è intervenuto per dirsi favorevole e pronto a chiamare i Della Valle. Ma, al di là dei favorevoli e dei contrari a questa ipotesi, emerge in maniera evidente che per il Prato occorre trovare velocemente una soluzione. Il presidente Andrea Toccafondi scrive Il Tirreno continua a ribadire che lui ha di fatto smesso di essere il presidente del club biancazzurro il 31 dicembre scorso. La società rischia di trovarsi a fine stagione sportiva nella palude. In tutti questi mesi, fin da quando il patron dei lanieri, nell’estate scorsa aveva annunciato che era disposto a farsi da parte e a cedere la maggioranza del pacchetto azionario a gente seria e capace di portare avanti il club. Da allora nessuno si sarebbe fatto avanti. Stesso discorso per lo stadio. A settembre scadono le licenze dell’agibilità e la squadra non potrà più svolgervi le partite casalinghe. Nell’estate scorsa il presidente Toccafondi aveva indicato le linee guida per realizzare un nuovo stadio o ristrutturare il Lungobisenzio per renderlo produttivo e non solo produttore di spese di gestione. Da allora niente si è mosso. I progetti proposti dall’amministrazione comunale sono in un cassetto e a settembre il Prato non avrà il suo stadio cittadino. Un’altra situazione negativa da valutare. Ed ecco perchè il progetto fra Prato e Fiorentina, seppur - come scrive il club gigliato - finalizzato solo alla individuazione di giovani calciatori e all’osservazione di calciatori in attività, dovrebbe essere accolto con grande interesse dai tifosi biancazzurri. Non solo, forse sarebbe il caso di augurarsi che l’accordo possa andare ben oltre come vorrebbero i tifosi iscritti all'associazione culturale "Nedo Boscherini - Bino Bini", il più antico Prato Club, ed i sostenitori del Cardato Riciclato Pratese, «Nella concreta speranza che tale affascinante ed innovativa partnership sia foriera di grandi soddisfazioni per gli sportivi di entrambe le città». Una risposta agli Ultras della Curva Ferrovia che invece si sono subito posti di traverso: «Meglio rischiare di morire da pratesi che vivere da fiorentini». Frase però foriera di una grande verità, solo sul fronte della scomparsa del club biancazzurro, se non si trova una valida alternativa a quella che sembra una decisione irreversibile del presidente Toccafondi che a fine stagione potrebbe non garantire più una iscrizione ad una categoria professionistica