Fiorentina: ecco perchè il ko di Napoli vale come una vittoria
Si può perdere l'occasione di uscire dal San Paolo con almeno un punto - complici due errori individuali - ed essere comunque soddisfatti, se non addirittura rinfrancati, forse anche di più di altri match in cui si è usciti vincenti? Si può, se ti chiami Paulo Sousa e sei l'allenatore della Fiorentina. "Il mio più grande è rimpianto è quello di non aver vinto, ma il nostro processo di crescita deve ripartire proprio da questa sconfitta, che ha evidenziato come la squadra stia recependo la mentalità che la sto inculcando. Il mio scudetto è questo: convincere i ragazzi a cercare sempre la vittoria", ha sottolineato il tecnico portoghese che, per la prima volta in stagione, non ha ricevuto quanto sperato da una scelta offensiva. Lasciare Ilicic in panchina per Bernardeschi non ha pagato, soprattutto in un primo tempo in cui la Fiorentina è apparsa più incisiva e tenace del Napoli di Sarri.
Nel basket il rientro dai time-out è una delle chiavi emotive per vincere le partite; nel calcio, il rientro dall'intervallo rappresenta sempre un momento delicato e lì il Napoli ha dominato: il gol di Insigne, protagonista di un movimento alle spalle di un disattento Tomovic, ha aperto la strada a minuti di grande sofferenza. Poi però la Fiorentina si è rialzata, ha ripreso in mano le operazioni grazie a un sontuoso Vecino e ad un Ilicic double-face, meraviglioso nel servizio per Kalinic, disarmante nel pallone perso sulla propria tre quarti che è poi costato il gol-partita di Higuain.
I motivi per sorridere, però, ci sono: il rientro dopo il break delle Nazionali - e la Fiorentina aveva in campo ben sei reduci da impegni in settimana, più Ilicic e Roncaglia dalla panchina - è sempre un momento particolare, che può destabilizzare e aprire crepe nella solidità tattica di una squadra; ma questa Fiorentina è molto di più di un progetto 'in corso', perché le fondamenta sono solide, con la consapevolezza di dover anche ringraziare la fortuna - e la preparazione atletica - per i pochi infortuni occorsi in questi primi mesi di lavoro. In quest'ottica, tuttavia, fiato sospeso per le condizioni di Marcos Alonso: l'iberico, uscito ad inizio ripresa per un fastidio muscolare ai flessori della coscia sinistra, oggi verrà valutato: quasi certa la sua esclusione per l'Europa League, qualche possibilità per la Roma, gara in programma domenica prossima.
Sousa ha lasciato Napoli con la valigia piena di fiducia, motivazioni, orgoglio e sopratutto un sorriso contagioso: la squadra, vista la prestazione, avrebbe meritato qualche tifoso, al rientro a Firenze. Peccato.