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    Fiorentina, Sottil esalta Italiano: 'In allenamento è un martello, non te ne lascia passare una. Il Viola Park per i giovani..'

    Fiorentina, Sottil esalta Italiano: 'In allenamento è un martello, non te ne lascia passare una. Il Viola Park per i giovani..'

    Questo pomeriggio l’attaccante esterno della Fiorentina Riccardo Sottil ha concesso una lunga intervista ai canali social del club gigliato: il classe ’99 ha ripercorso la sua avventura in viola dagli inizi nelle giovanili all’arrivo di Vincenzo Italiano sulla panchina. Queste le sue parole:

    “Avere un centro sportivo dove ci saranno tutte le squadre viola è bellissimo, non vediamo l’ora di vederlo finito. Io sono arrivato dal Torino a 16 anni qui a Firenze. Il mio arrivo qui mi ha fatto crescere tantissimo. Ho lasciato tutto là ed è stata una svolta per la mia vita. Vedere il padiglione dove si alleneranno i giovani viola un giorno è molto bello, perché quando ero negli Allievi io ci allenavamo a Fiesole. Non vedevamo nessun giocatore della Prima Squadra. Penso che per loro, essere nella stessa struttura con noi potrà essere un grande stimolo. Credo che la cosa importante da portarsi dietro negli anni è la spensieratezza che hai fin da bambino mentre hai il pallone tra i piedi. Mister Cioffi è stato fondamentale per il mio arrivo a Firenze, mi ha voluto fortemente. Mi ha sempre trattato con una dolcezza che sembrava fosse una figura quasi paterna.”.
     
    Ha commentato anche questa straordinaria stagione per i viola: “A Moena ci siamo detti che questo doveva essere l’anno 0, quello della ripartenza per la Fiorentina. Il Sottil calciatore è cresciuto tanto negli ultimi mesi. Il mister ha portato un’idea precisa a Firenze, con concetti precisi per ognuno di noi. Italiano è un maniaco degli esterni. I gol? Non può far gol solo la punta, ha ragione lui. Soprattutto nel 4-3-3. Manca ancora tanto ma è una cosa di cui parlo tanto con lui. La cosa che mi piace di più del mister è la richiesta dell’uno contro uno. Non c’è nulla che mi piace di meno del calcio. Negli allenamenti è un martello sulla tattica, se sbagli non te la fa passare liscia. Siamo in corsa sia per la Coppa Italia che per l’Europa in campionato. Non precludiamoci niente facendo preferenze. Contro la Juventus al ritorno ce la dovremo giocare a viso aperto”.

    Ha poi aggiunto: “Sugli esterni siamo tutti giocatori forti e diversi. Abbiamo un buonissimo rapporto tra di noi. Quest’anno ho costruito un rapporto bellissimo con Saponara. Lo avevo già conosciuto, ma ora siamo diventati come fratelli. Con i ragazzi italiani è ovviamente più facile rapportarsi, ma sembra che tutti siano italiani nel nostro gruppo. Il mio posto preferito di Firenze? Trovo rilassante passeggiare in Via Tornabuoni, però ce ne sono tanti di posti bellissimi”
     
     
     
     
     
     
     

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