'Fisicamente siamo nei tempi previsti, mentalmente invece siamo un po’ indietro, forse abbiamo fatto troppi giorni di ritiro o forse abbiamo sbagliato qualcosa nella programmazione, ora comunque dobbiamo pensare a fare tesoro di queste sue partite'. Vincenzo Montella non fa drammi, come del resto tutta la Fiorentina, però è inutile nascondersi dietro un dito: le due brutte sconfitte in sequenza nelle amichevoli contro Villarreal e Sporting Lisbona, con ben 5 gol complessivamente subìti, zero realizzati e poco gioco, hanno fatto scattare l’allarme viola, cosa che dieci giorni fa non si aspettava nessuno. E così il tecnico con la solita sobria onestà ammette che qualcosa non torna e che a meno di dieci giorni da Coppa e campionato alcune certezze si sono incrinate. «In questo momento non dobbiamo valutare le cose solo attraverso il risultato negativo - spiega Montella - pensiamo piuttosto a lavorare sia dal punto di vista tecnico che mentale'. Restano  in sospeso alcune questioni, a partire da quella del portiere dopo che Neto domenica è rimasto in panchina per far spazio al neo-viola Munua. 'Neto lo conosco da un anno, una mia idea ce l'ho già, Munua invece non l'avevo ancora visto in partita, essendoci due portieri dobbiamo lavorare con entrambi' ha detto Montella. La sensazione è che Neto, scrive oggi il quotidiano Il Tirreno, non sarà il portiere titolare della Fiorentina, resta aperta la pista Sommer (ma il portiere del Basilea costa davvero tanto) e ancora di più l'idea-Sorrentino anche se il Palermo attraverso il patron Zamparini ha fatto sapere che la Fiorentina deve decidere entro la settimana, per dare il tempo al club siciliano di trovare eventuali alternative. Quanto al caso-Ljajic l'incontro fra il presidente esecutivo viola Cognigni e l'entourage del giocatore dovrebbe tenersi sabato, le possibilità attuali che Adem rimanga sono sopra il 50%.