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    La Fiorentina è rimasta senza attacco

    La Fiorentina è rimasta senza attacco

    • Luca Cellini
    La gara contro il Verona aveva illuso tutti: i cinque gol parevano aver risolto le difficoltà sotto porta della rosa guidata da Vincenzo Montella, invece, la sfida con la Roma di sabato scorso ha fatto riemergere tutte le problematiche della Fiorentina negli ultimi 20 metri. Check-up degli attaccanti gigliati, infortunati e non, a circa dieci giorni dalla finale di Coppa Italia.

    Mario Gomez: il giocatore piu' pagato al calciomercato dalla società gigliata in undici anni di gestione, potra' raccontare un giorno ai suoi figli di quell'annata trascorsa piu' fra le vie di Firenze, a fare acquisti con la fidanzata Karina, che in campo, visto che le presenze dell'ex bomber del Bayern Monaco saranno, comunque vada, inferiore alla decina. Doppio infortunio al ginocchio e riabilitazioni troppo lente per le esigenze della Fiorentina. Paradossalmente è il giocatore piu' in bilico per una convocazione a Roma per la finale di Coppa Italia dove, bene che vada, si presentera' senza minuti nelle gambe.

    Giuseppe Rossi: doppi allenamenti nell'ultimo mese sia per esserci all'Olimpico contro il Napoli che per essere convocato per il Mondiale. Pepito ce la sta mettendo tutta per smentire i gufi, ma per farcela dovra' disputare almeno mezz'ora in finale di Tim cup e qui entrano in gioco una serie di componenti anche psicologiche, dopo la distorsione al collaterale mediale del ginocchio patita il 5 gennaio scorso-

    Alessandro Matri: nell'idea della Fiorentina doveva essere il palliativo per sopperire alla doppia assenza di Mario Gomez e Giuseppe Rossi. Di fatto si è trasformato in un sole che ha scaldato per un quarto di giornata visto che a parte i due gol all'esordio contro il Catania, non ha lasciato il segno. Un rigore contro il Verona ha interrotto un digiuno di quasi due mesi. La prestazione di sabato scorso contro la Roma, a gara in corso, dopo che per la terza volta consecutiva era partito dalla panchina ha rigettato tutti nello sconforto. Sabato prossimo sara' squalificato, quindi contro il Napoli, all'Olimpico, mandarlo in campo sarà solo un atto di fede.

    Josip Ilicic: nove milioni di euro il costo del cartellino di questo sloveno che sara' ricordato quest'anno per quelle dichiarazioni nel ritiro estivo di Moena contrarie ad un suo impiego a centrocampo, e per i cinque gol, quasi tutti su calcio piazzato, lontani ormai oltre 60 giorni dall'ultimo. I fischi con cui è uscito dal campo sabato scorso contro la Roma testimoniano di un feeling con il pubblico mai nato, per un giocatore macchinoso e troppo impreciso, dotato di buona tecnica, ma non inseritosi mai nei meccanismi del gioco di Montella.

    Juan Gulliermo Cuadrado: dopo un inverno in ombra, anzi di fatto mai apparso, tranne che per brevi cenni in Europa League, visto che in campionato non è andato in rete quasi per un girone intero, dopo la doppietta all'andata contro il Chievo, è stato uno dei pochi a salvarsi contro la Roma, in un'anarchia tattica che lo ha reso prima esterno sinistro, poi a destra, infine trequartista. Da considerare che essendo al centro di voci di mercato, visto che è in comproprietà contro l'Udinese, potrebbe pagare la pressione del non sapere dove giocare la prossima stagione. Manchera' per squalifica (non si ricordava di essere diffidato in semifinale) nell'atto finale della Tim Cup.

    Ante Rebic: genialata di mercato della scorsa estate. Fali Ramadani, procuratore di Adem Ljajic, pronto a portare via il suo assistito a parametro zero, alla fine ha ceduto alla sua cessione, con plusvalenza, alla Roma, ma ha costretto la Fiorentina ad acquistare questo classe '93 non solo ancora molto fragile psicologicamente, ma anche fisicamente visto che è out da fine gennaio scorso per un problema al piede, mal curato.

    Matos Ryder: fenomeno in Europa League con tre gol e altrettanti rigori conquistati, quando si è alzata la posta in palio, in campionato, ad esempio contro Juve e Roma, è sparito dal campo. Pur godendo della fiducia di Vincenzo Montella, che lo ha preferito per tre gare consecutive ad Alessandro Matri, ha dimostrato tutti i limiti dei suoi 22 anni, e potrebbe chiudere la stagione ancora senza reti in serie A.

    Joaquin: messo in freezer dopo il gol di metà marzo contro il Napoli, tanto che nell'ottavo di finale di Europa League contro la Juventus non si è visto, ha rimesso piede in campo nei 20' finali contro la Roma, non lasciando tracce. Non proprio un attestato di stima di Montella in questo finale di stagione per un giocatore che forse paga l'eta' over 30.+

    Tutto questo a fronte di un Luca Toni,  mattatore stagionale con diciotto gol nel Verona, e con un altro partente dell'estate 2012, quale Alessio Cerci, che si sta conquistando a suon di gol ed assist, una convocazione per il prossimo Mondiale in Brasile.

     

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