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Fiorentina, Saponara si racconta: 'Sono rimasto a Firenze per Italiano: ecco i suoi segreti. Vlahovic.."
"Rispetto all'anno scorso in questa sagione siamo riusciti ad alzare la qualità. Gli allenamenti qui a Firenze sono più fluidi rispetto a La Spezia, sono meno lunghi perché ci sono giocatori di maggiore qualità. Con Italiano ci si diverte, a volte però è maniacale e ci fa ripetere le cose fino alla perfezione. Ci fa allenare sempre con il pallone e gli allenamenti sono divertenti".
Sei rimasto in viola per amore di Firenze o stima per Italiano?
"L'attaccamento che ho per Firenze è noto e spero di averlo dimostrato negli anni. Certo se il mister fosse rimasto a Spezia sarebbero continuati i discorsi per restare anche io in Liguria. Lui qui ha subito detto di volermi confermare anche per dargli una mano a trasmettere i suoi concetti ai miei compagni. Così sono rimasto a Firenze e posso esprimere il mio calcio".
Tre aggettivi per descrivere Vincenzo Italiano?
"Schietto, perché Vincenzo è un allenatore che dice le cose come stanno nel bene e nel male dentro e fuori dal campo. Maniacale, come ho già spiegato, e ambizioso perché ha la capacità di sfruttare al meglio tutte le qualità che trova in una squadra e sicuramente ha avuto sempre il merito di far esprimere al complessivo il massimo delle sue potenzialità. Non è un caso che sia arrivato in A dal basso, non sbagliando mai una stagione".
Come vi distinguete da Amrabat?
"Ne discutiamo sempre e ci accusiamo a vicenda di somigliarci e ci prendiamo in giro. Una volta in partita è stato un disastro. A Genova mi hanno attribuito un salvataggio sulla linea che aveva fatto lui. E a lui sono arrivato messaggi di congratulazione dl Marocco per il gol, che però avevo fatto io”.
Ricordi il gol annullato dal VAR con la Samp?
"Era il 90 allo Stadium e sarebbe stata una gioia immensa perciò ancora non mi va giù. Però come ha scritto anche Zaniolo per la sua vicenda il gol comunque l'ho fatto e quella gioia di un minuto l'ho vissuta. Quando succede questo si rosica ma il VAR ha apportato comunque un miglioramento".
Quando sapete la formazione?
"Il mister ci comunica i titolari nello spogliatoio allo stadio per tenere tutti sulle corde, penso sia un suo modo di tenere alta la concentrazione.
Quest'anno fisicamente sto bene, sono riuscito a fare la preparazione con la stessa squadra con cui gioco e questo mi ha permesso di entrare subito negli schemi e fisicamente ho avuto pochi problemi".
Attaccante e difensori più forti della Serie A?
“Personalmente ho un debole per Vlahovic che ho visto da vicino per tanto tempo e ad oggi credo sia il più completo del campionato. Tra i difensori senza ogni dubbio De Light è un muro, quando ‘ho affrontato mi ha dato la sensazione di essere insuperabile”.
Compagni con cui stai di più?
“Sono qui da tanto e devo dire che stare nello spogliatoio è come stare in famiglia. Ho passato tanto tempo con Sottil, Maleh e Cerofolini, sono più giovani e mi piace stargli dietro perché sono ragazzi splendidi con la voglia di migliorare e crescere. Io do consigli ma ci divertiamo e mi trasmettono quella leggerezza che hanno i giovani. Spesso sono molto severo con Riccardo (Sottil ndr) ma noi siamo dentro lo spogliatoio anche per questo dopo dieci anni di serie A in cui ho maturato esperienza e provato situazioni che ora vivono loro".
Se mi piace il Fantacalcio?
“Non mi piace, non ci ho mai giocato ma mi fa piacere se porto bonus di pari passo con le mie prestazioni per la Fiorentina. Una persona ha l'opportunità di incontrare un giocatore e tra tutte le domande dire del fantacalcio mi fa cadere le braccia. Libro e serie preferiti? Ho un caro amico scrittore, Luca Bianchini, che mi passa i suoi. Per il resto deve interessarmi tanto un libro, altrimenti mi annoia. Tra le serie tv, amo tantissimo Dark, anche se è complicata"