'Il gioco alla fine paga, perché c'è una logica e un filo conduttore. Montella, che è partenopeo come me, è stato molto bravo in poco tempo a dare un gioco, una fisionomia ed un'immagine alla Fiorentina. Qualcuno si è lamentato nei primi tempi per la realizzazione sotto porta, ma i viola alla fine hanno ottenuto risultati assolutamente apprezzabile. Faccio i complimenti a Montella perché pur avendo finito da poco da giocare, si è adattato al ruolo di allenatore. Ha dimostrato di essere capace di gestire il nuovo ruolo. Ljajic? La Fiorentina non ha mai fatto gol su ripartenze, ecco perché ha bisogno di giocatori tecnicamente bravi, che sappiano saltare l'uomo. Toni ha fatto bene, è stato protagonista di una prodezza nei suoi mezzi contro la Lazio, ma il serbo è imprescindibile perché ha caratteristiche uniche nel giocare nel breve. I viola sono stati costruiti con un criterio importante, anche con interpreti capaci di cambiare il match a gara in corso’. Così Giuseppe Sannino, ospite ai microfoni di Radio Toscana.

'Chi mi conosce sa che di errori arbitrali non parlo - spiega il tecnico -. Capisco al momento che ci possa essere qualche discussione, per degli interventi sbagliati dagli arbitri, ma non mi hanno mai appassionato certe cose. Nell'arco di un campionato una squadra riesce a riequilibrare il torto che eventualmente ha subito. A Bologna ho subito l'anno scorso un torto nettissimo, ma mi sono detto: ne avremmo qualcuno a favore. Degli arbitri non si può fare a meno'.