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Fiorentina-Sampdoria, il retroscena: quando Stankovic, Mihajlovic e Kovacevic stavano per vestire il viola
A raccontarlo è stato lo stesso Stankovic, che oggi affronterà la squadra gigliata, nel post partita della gara di Coppa Italia di gennaio: "Sì, è vero, stavo per andare alla Fiorentina. Avevo già fatto le visite mediche, durate un giorno e mezzo. E avevo persino fatto le foto con la sciarpa viola". Primavera 2001, dopo due anni di Lazio Stankovic viene chiamato alla corte di Cecchi Gori dal suo fraterno amico Roberto Mancini, che nel frattempo era diventato allenatore viola. L'attuale C.T. della Nazionale aveva voluto il centrocampista serbo alla Lazio, e lo aveva chiesto anche alla dirigenza toscana.
Non solo Deki, però. Il Mancio aveva pure ottenuto il sì di un altro pilastro di quella squadra: "Doveva venire anche Mihajlovic, e con lui Kovacevic dalla Juventus" ha raccontato Stankovic. Insieme a loro, Andersson del Bari. L'affare era stato impostato sulla base di un maxi scambio: Pierini e Torricelli, più conguaglio, alla Lazio.
A far saltare tutto fu il crac di Cecchi Gori. Vennero ceduti Rui Costa e Toldo, e l'affare Stankovic-Mihajlovic-Kovacevic saltò: "Ricordo che mi chiamò Sinisa - prosegue Stankovic - per spiegarmi cosa era successo a Cecchi Gori. Io dissi "va bene". E lui: "No, non va bene, sono saltati anche i nostri contratti. Restiamo alla Lazio". Il duo alle dipendenze di Mancini però si riformò qualche anno dopo, a Milano, sponda Inter. E tutti sappiamo come è andata a finire.