Fiorentina, Salah: 10 cose da sapere su di lui
1) Ogni volta che Mohamed Salah cambia squadra si porta dietro mezzo Egitto. Nel passaggio dal Basilea al Chelsea, nel gennaio 2014, c’è stato un immediato travaso di follower e iscritti alla pagina Facebook della società: il suo fan club che lo segue fin dagli esordi. In patria è un eroe: il Messi d’Egitto, il piccolo faraone, il ballerino africano (per l’agilità con cui si muove). Tanti soprannomi per dire che è un idolo.
2) Quando era un ragazzino il padre era deciso a farlo smettere di giocare a pallone per costringerlo a concentrarsi sugli studi. Ha cambiato parere guardandolo giocare: “E’ stato come seguire una volontà superiore”. Un segnale del cielo, in qualsiasi religione si voglia coniugarlo.
3) Ha iniziato a giocare da professionista con una squadra del Cairo, Araba Contractors, a 17 anni. Dopo un paio di stagioni di rodaggio ha fatto la differenza ed era il protagonista del campionato quando tutto si è fermato per la tragedia di Port Said. Nel 2012, con l’Egitto fermo e in lutto, si è trasferito in Svizzera, al Basilea. In cerca di neutralità.
4) L’allenatore del Basilea Murat Yakin lo ha paragonato a Usain Bolt: “Potrebbero sfidarsi in una gara di velocità”. Un tantino eccessivo ma di certo Salah è uno dei giocatori più rapidi in circolazione.
5) Attira le attenzioni e i premi personali ovunque vada. Nel 2012 è stato eletto il giocatore più promettente di tutta l’Africa e nel 2013, con la maglia del Basilea, il migliore del campionato svizzero.
6) Quando giocava con il Basilea è stato al centro di una lunga polemica per una mancata stretta di mano con i giocatori del Maccabi Tel Aviv, incrociati nel doppio confronto di qualificazioni per la Champions League. Durante il protocollo Uefa pre partita, all’andata si stava mettendo le scarpe e ha evitato il rito dei saluti e al ritorno ha stretto la mano agli arbitri e offerto il pugno chiuso agli avversari. Ha negato ogni accusa di antisemitismo ma non ha offerto spiegazioni.
7) Nel Chelsea non è riuscito a fare la differenza, arrivato nel gennaio 2014 se ne è andato l’anno dopo, pedina di scambio dentro l’affare Cuadrado. La Fiorentina può estendere il prestito con un solo milione di euro quest’estate e ha un accordo per riscattarlo a 18 milioni di euro.
8) Nel mercato invernale è stato corteggiati da molti e il più vicino a chiudere, prima della mossa della Fiorentina, era lo Zenit San Pietroburgo. Il Toro se lo è evitato come avversario in Europa League.
9) Appena arrivato alla Fiorentina ha scelto il numero 74 in memoria delle vittime di Port Said, la città a nord dell’Egitto dove uno scontro tra tifoserie e polizia si è trasformato in strage nel 2012.
10) A 22 anni con la Fiorentina ha giocato 433 minuti, segnato 6 gol e realizzato un assist. Fino a qui la perfezione.