Calciomercato.com

  • IL CASO: Fiorentina-Roma, quel viaggio mai fatto di Mutu...

    IL CASO: Fiorentina-Roma, quel viaggio mai fatto di Mutu...

    • Luca Cellini

    I fatti - Il 22 di luglio 2008 la Fiorentina annuncia, dopo un'estate di smentite, l'offerta ufficiale della Roma per Adrian Mutu. E' una notizia che sconvolge gli equilibri del gruppo viola, impegnato a preparare, dopo due annullamenti per le vicende di Calciopoli, il suo primo preliminare di Champions nella storia recente del torneo.

    Retroscena - Dal ritiro dell'Europeo in corso di svolgimento in Svizzera ed Austria Adrian Mutu, attaccante che ha consentito anche grazie ai suoi gol una rocambolesca qualificazione alla Fiorentina ai preliminari di Champions, manda segnali di 'gelo' al suo club dichiarandosi 'non certo' di rimanere a Firenze. Alcuni fotografi fiorentini hanno nei loro archivi scatti 'rubati' di un colloquio avvenuto fra il capitano della Roma Francesco Totti e lo stesso Adrian Mutu, in un pomeriggio di fine aprile, per convincere quest'ultimo ad approdare alla corte di Luciano Spalletti.

    Rapporti congelati in viola - La Fiorentina, che prima di qualificarsi in Champions aveva operato una campagna acquisti sontuosa (Gilardino, Vargas, Jovetic...), era rimasta spiazzata dal comportamento anomalo di Mutu, fattosi cacciare a due giornate dalla fine a Cagliari per un litigio con il direttore di gara. Il numero dieci viola aveva lasciato Firenze prima della disputa dell'ultima giornata di campionato, con la squadra di Prandelli impegnata a Torino contro i granata, in un match da vincere obbligatoriamente, mentre Mutu era partito alla volta di Miami senza salutare neanche parte della squadra.

    Le alternative ed il progetto di cessione - A fine giugno, in un colloquio avvenuto fra l'allora tecnico viola Cesare Prandelli ed il d.s. Pantaleo Corvino, si ipotizza una cessione di Mutu, da però operarsi entro l'inizio di luglio, visto il preliminare di andata di Champions League calendarizzato per l'8 di agosto, e si fanno i nomi delle possibili alternative. Impossibile arrivare ad Arshavin dello Zenit San Pietroburgo, che già allora guadagnava oltre 4 milioni di euro, cifra irraggiungibile per i bilanci viola. Il nome più vicino ad arrivare in viola sarà Goran Pandev, in rotta per il rinnovo contrattuale con la Lazio.

    Slittamenti dell'offerta e sfumatura della cessione - La Roma, che per acquistare Adrian Mutu ha bisogno di soldi cash, fino al 15 luglio è impossibilitata a fare subito un'offerta alla Fiorentina, non riuscendo a 'piazzare' l'esterno Amantino Mancini (che firmerà poi per l'Inter). La proposta di Pradé arriva dunque il 22 di luglio, dopo uno scambio di mail fra i due club. Proprio mentre l'amministratore delegato Sandro Mencucci è in partenza per la Capitale per la stipula del contratto, Cesare Prandelli, a 17 giorni dal preliminare di Champions, dopo un colloquio diretto avuto prima con Adrian Mutu e poi con l'allora presidente Andrea Della Valle, blocca la cessione. La partenza del rumeno, secondo Prandelli, sconvolgerebbe i piani tattici di una squadra che ancora non può contare su un parco attaccanti sicuro in vista della Champions League, dato che Alberto Gilardino è arrivato da una settimana in ritiro, Pablo Daniel Osvaldo è reduce dal torneo di Tolosa con l'Under 21 e Giampaolo Pazzini ha perso quota nelle scelte del tecnico dopo un campionato con nove reti in 31 partite disputate. Prandelli prospetta ad Andrea Della Valle le sue dimissioni qualora il rumeno fosse stato ceduto, e così l'affare per il passaggio di Mutu alla Roma salta.

    Fine della storia d'amore DDV-Prandelli - Il primo atto di ribellione del (fino ad allora) tecnico-aziendalista Cesare Prandelli fa sì che si rompano definitivamente i rapporti fra l'attuale c.t. della Nazionale italiana ed il proprietario delle quote di maggioranza della Fiorentina, Diego Della Valle. Per quest'ultimo, i mancati 19 milioni di euro provenienti dalla cessione di Mutu sono uno 'sgarbo' che neanche la qualificazione alla Champions League - con fra l'altro un gol del numero 10 viola dopo 1' di Fiorentina-Sparta Praga - riesce a sanare. Da quel momento, i colloqui fra Diego Della Valle e Cesare Prandelli diverranno saltuari e molto freddi, con scene di vivo imbarazzo come quando il patron viola, arrivando nel ritiro gigliato poche ore prima del match del 3 febbraio 2010 fra Inter e Fiorentina valevole per la Coppa Italia, chiede di incontrare la squadra a pranzo, senza la presenza dell'allora tecnico gigliato. 

    Altre Notizie