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Fiorentina-Roma, l'analisi di Carbone: 'Vi svelo come Garcia ha vinto la gara'
DISPOSIZIONI TATTICHE - Fase di non possesso Fiorentina: "Tutti gli uomini di Montella si posizionano dietro la liena del pallone decidendo di non attaccare alti, consapevoli che la Roma è dotata di un ottimo possesso palla: Ilicic marca a uomo De Rossi; le due punte si allargano con i centrali e gli esterni bassi vengono presi dalle mezzali di parte quando la palla viene scaricata sull'esterno basso con la mezzala opposta che fa la diagonale difensiva. Essendoci alta densità in mezzo al campo, quando i terzini della Roma si alzano, Montella è costretto a far avanzare i suoi esterni ma il tutto avviene in ritardo rispetto alla manovra dei giallorossi. La Fiorentina va in difficoltà soprattutto per i movimenti di Totti che spesso si abbassa davanti ai centrocampisti viola senza mai essere attaccato, pur essendo il giocatore più fantasioso della formazione giallorossa. Il resto rimane identico a quanto detto nel pre-partita (LEGGI QUI)".
Fase di non possesso Roma: "Quando la palla è al portiere il tecnico Garcia fa salire tutti e tre gli attaccanti con gli esterni alti ad invito sul gli esterni bassi della fiorentina; è la mezz'ala a pressare Pizarro ma non si preoccupano molto del cileno non rischiando così di perdere un uomo per marcare fissi sul mediano. Quando il terzino della Fiorentina si alza molto è l'esterno alto a seguirlo anche fino alla linea dei difensori: dimostrazione di grande sacrifico difensivo oltre a un'ottima condizione atletica. Il compito di De Rossi nella fase di non possesso è fondamentale (il centrocampista è legato ai due centrali di difesa con i quali forma un triangolo): riesce a fare un lavoro enorme sulle traiettorie e dimostra di essere impeccabile a livello tattico trovandosi sempre nella posizione adeguata. In particolare De Rossi si mette in mostra quando la palla sta per essere messa in area con cross dalla linea di fondo. In conclusione vorrei far notare come il fatto che la Roma lasci i due attaccanti della Fiorentina in un due contro due molto rischioso evidenzia quale sia la mentalità di Garcia: propositiva ma consapevole di avere dei difensori forti e in grado di poter fare questo tipo di gioco. Anche qui, come nel caso della Fiorentina, il resto delle disposizoni tattiche sono identiche a quanto avevo preannunciato nel pre-partita (LEGGI QUI)".
LA PARTITA - "La Roma parte forte, aggressiva, con la solita mentalità: quella di cercare di imporre il proprio gioco. La Fiorentina sembra disorientata ed impaurita. Dopo attacchi continui da una parte e dall'altra, al 9' la Roma ha una nitida occasione per passare in vantaggio grazie a una ripartenza generata da Totti: il capitano lancia di prima intenzione Ljajic che serve Gervinho davanti alla porta ma l'attaccante ivoriano sbaglia clamorosamente. La partita rimane molto equilibrata fino al 26': grande percussione di Ljajic che, dopo aver saltato due uomini, serve una geniale palla filtrante per Nainggolan che insacca in scivolata con un grande inserimento.
La Fiorentina prova a reagire subito ma la Roma fa molta densità anche con i suoi attaccanti: pochi gli spazi e di conseguenza poche azioni pericolose, fatta eccezione per alcune situazioni da palla inattiva.
Al 41' Totti tocca con il braccio (attaccato al corpo) una puanzione della Fiorentina: nonostante le proteste dei giocatori viola il rigore non viene assegnato e l'ultima parte del primo tempo si conclude in un clima di grande nervosismo. Il secondo tempo si apre con un cambio per la formazione di casa: esce Matos ed entra Matri: Montella vuole più peso davanti nella speranza di ritrovare i gol dell'ex Milan, fondamentali viste le assenze di Rossi e Gomez.
Le occasioni arrivano da entrambe le parti ma la Roma da l'impressione di non soffrire più di tanto il possesso piuttosto sterile della Fiorentina che non riesce a trovare la profondità neanche con l'inserimento di Matri. La punta si fa vedere con movimenti giusti dietro la linea dei difensori della Roma: i viola giocano sempre con fraseggi atti ad andare sugli esterni e per poi servire al centro attraverso i cross. Non sembrano però essere adatti i giocatori schierati in campo da Montella per questo tipo di gioco. La Roma fa un buon possesso palla con frequenti cambi di gioco, passando da destra a sinistra con grande facilità sino ad arrivare al tiro.
I ritmi si abbassano e le palle inattive diventano fondamentali soprattutto per la Fiorentina che sembra già fiacca già dopo 20' della ripresa: Savic sfiora il pari su cross di Ilicic.
Al 27' esce Ilicic per Joaquin e Montella passa al 4-3-3 per sfruttare le corsie esterne attraverso le sovrapposizioni degli esterni bassi (Tomovic e Pasqual); dall'altra parte, pochi minuti dopo, Garcia sostituisce Totti con Florenzi con l'intento di avere forze più fresche in fase difensiva e di spostare Gervinho punta centrale per sfruttare le ripartenze. Ora il possesso della Roma è ancora più fluido in quanto De Rossi non è più marcato in virtù del cambio di modulo della Fiorentina: i viola però continuano a provarci, con molte conclusioni dalla distanza, ma il pareggio non arriva. La partita termina sul punteggio di 1-0, risultato meritato per la Roma di Garcia".
LA CHIAVE DEL MATCH - "A decidere la gara non è stato un singolo giocatore ma la mentalità di Garcia che ormai è dentro la testa dei suoi ragazzi che si divertono, si sacrificano e propongono un gioco entusiasmante. Voglio comunque sottolineare le prestazioni di Totti che corre ancora come un ragazzino per tenere corta la squadra. Anche De Rossi, giocatore di personalità ed intelligenza tattica davvero disarmanti, è stato determinante".
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