Fiorentina, ritorno al futuro
Si, perchè ogni faccenda importante, ogni questione in sospeso, ogni mossa del presente, e' vista in funzione di quella giornata che sara' storica, comunque vada, per la proprietà gigliata, visto che sara' il primo vero autentico atto conclusivo che potrebbe consentire alla società viola di conquistare un trofeo con una prima squadra, cosa mai accaduto in dodici anni di gestione degli imprenditori marchigiani del marchio della Fiorentina.
Tutti si stanno muovendo affinche' si arrivi a quel sabato di inizio maggio nelle migliori condizioni psicofisiche possibili.
Il primo a dettare la linea è stato Andrea Della Valle che ha invitato i giornalisti a non fare domande di mercato e a evitare di scrivere di cio', primo per non distrarre gli attuali giocatori viola e tutto l'ambiente gigliato, e secondo perchè, a suo dire, non c'è bisogno di accelerare i tempi sulle trattative visto che le idee nella società Fiorentina in vista del futuro sono chiarissime.
Hanno recepito il diktat del proprio presidente esecutivo sia gli uomini che si occupano delle operazioni in entrata ed in uscita in via Manfredo Fanti, ovvero i d.s. e d.t. Daniele Prade' ed Eduardo Macia, che non a caso hanno stoppato di fatto ogni contatto con procuratori, intermediari e colleghi nazionali ed internazionali in vista del prossimo mercato; che gli altri dirigenti.
Da una parte infatti, anche per motivi di future elezioni amministrative, è stata rallentata la macchina che portera' la Fiorentina a formalizzare un'offerta d'acquisto per la costruzione del nuovo stadio, dall'altra non sono state organizzate ancora le date del prossimo ritiro estivo, né dato conferma agli inviti per le tournee' internazionali cui il club viola è stato invitato, con offerte giunte sia dall'Asia che dal Sudamerica. Il c.d.a. di fine marzo ha subito uno slittamento nella conferma delle proprie nomine sempre ad inizio maggio prossimo.
Chi non può pensare già alla prossima finale di coppa Italia è il tecnico viola Vincenzo Montella, che ha un quarto posto da difendere in campionato, una condizione tecnico-fisica da far crescere e soprattutto dei giocatori da schierare inevitabilmente.
Certo, poi accade che stante la grande sfortuna in termini di infortuni in questa stagione l'allenatore della Fiorentina abbia fatto levare il piede dall'acceleratore nella loro volontà di recuperare dai rispettivi infortuni a Mario Gomez e Giuseppe Rossi, visto le ricadute in cui sono finiti i due in questa annata; che Borja Valero sia stato preservato dalla gara contro l'Udinese (mai accaduto in quasi due anni) e che se Pizarro non avesse supplicato il proprio allenatore di giocare al 'Bentegodi' dopo una settimana di sola palestra, il Pek sarebbe potuto anche andare in tribuna 48 ore fa.
Ma anche Montella si è dovuto piegare al fatto che il prossimo 3 maggio sara' data fondamentale per il futuro tanto che l'idea di tornare al 3-5-2, che doveva essere progetto tattico imminente, è stata fermata come una rotativa per una notizia importante da pubblicare in prima pagina, e pur con Cuadrado protagonista, si è dovuto varare quel 4-3-2-1 che sara' schema con cui la Fiorentina partira' come progetto tattico in finale contro il Napoli, stavolta senza il colombiano, ma si spera con almeno uno fra Pepito e SuperMario, che nell'ambiente viola si spera abbiano subito nel frattempo lo stesso lifting fisico che si fa fare Doc Brown nel secondo episodio di 'Ritorno al futuro'