Fiorentina, Rebic: 'Giuseppe Rossi insegna calcio a tutti'
L'attaccante della Fiorentina Ante Rebic racconta le sue prime emozioni in viola al sito Crosport.hr. 'Mi trovo ancora in una fase di adattamento, ma qui i giocatori e l'allenatore sono davvero grandi - spiega il giovane croato -. Peccato che alla prima partita non ho potuto dare il 100%, perché ho sentito subito dolore ai muscoli posteriori della coscia. Nei primi dieci giorni a Firenze ho avuto al mio fianco l'amico Ivan Radeljić, che mi ha aiutato in molti aspetti. A Firenze ci sono poi due montenegrini, Bakic e Savic, un serbo, Tomovic, e uno sloveno, Ilicic, quindi sto spesso con loro: mi hanno aiutato nel mio ambientamento iniziale. Sono rimasto subito colpito dalla bellezza della città, e poi il club è organizzato veramente bene e i tifosi sono speciali: per ogni partita ci sono 30mila persone. Ho assaggiato un po' di calcio italiano e devo ammettere che è molto più difficile di quello croato; sento molta differenza, sarà certamente difficile, ma ho fiducia nelle mie capacità. Inizialmente, nelle prime sessioni di allenamento, ho lavorato solo sulla finalizzazione, perché sono arrivato un po' stanco, ma presto mi sono aggregato ai compagni. Con Mario Gomez ho effettuato solo un paio di allenamenti, poi si è infortunato. Giuseppe Rossi ti fa davvero vedere come si tratta un pallone, quali sono i movimenti... insegna calcio a tutti. La concorrenza è davvero forte, ma ci sono un sacco di partite, ci saranno sicuramente delle opportunità anche per me. Ambrosini? Devo ammettere che sono davvero sorpreso da lui. Prima lo vedevo nel Milan, in televisione, ma solo quando lo osservi dal vivo capisci quanto sia importante uno come lui per la squadra: è un vero leader'.