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  • Fiorentina in ritiro:| Check-up dal Mugello

    Fiorentina in ritiro:| Check-up dal Mugello

    • Luca Cellini

    La seconda parte del ritiro della Fiorentina a San Piero a Sieve si è aperta con il confronto dialettico fra i tifosi e il tecnico Sinisa Mihajlovic, e si è chiusa con il test di sabato scorso, in Inghilterra, contro il Newcastle, terminato anticipatamente per cause metereologiche. Ecco un breve check-up, con aspetti positivi e negativi, dalla sede mugellana.

    Stevan Jovetic - E' l'uomo dei sogni e della speranza. A poco più di un anno dalla doppia rottura del crociato anteriore destro il montenegrino ha dato non solo segni di stabilità fisica, ma anche di tanta voglia di tornare ad essere quello delle notti di Champions League. Andrà aiutato e supportato, specie negli iniziali cali di condizione, durante la stagione.

    Marco Augusto Romizi - Ottime le risposte sul piano fisico, e dal punto di vista tattico sembra aver fatto il definitivo salto di qualità. In arrivo dei rinforzi sulla linea mediana, ha mostrato umiltà, dedizione, conquistando l'apprezzamento di tutto lo staff tecnico.

    Alessandro Gamberini - Silenzioso fuori dal campo, ha dimostrato una capacità di immedesimazione nel ruolo di nuovo leader che ha stupito compagni, tecnico e tifosi. Con quest'ultimi, a differenza della società, ha cercato il dialogo, puntando ad averli come alleati e non come avversari.

    El Khouma Babacar - Anni luce da ciò che dovrebbe essere un giocatore professionista dentro e fuori dal campo. Ha già perso un anno, e visto il protrarsi della sua cessione sta perdendo ulteriore tempo con un gruppo in cui è, per colpa sua, sempre di più ai margini.

    Lorenzo De Silvestri - Verosimilmente si troverà ad essere il terzino destro titolare, stanti le incertezze difensive di Romulo, ma - forse anche per i pesanti carichi di lavoro - dal suo primo giorno a Firenze fino ad oggi non ha mostrato che pochi segni di miglioramento; inoltre con il tecnico è agli antipodi caratterialmente e come mentalità.

    Adem Ljajic - Se questa appena iniziata è la stagione della svolta, diciamo che è iniziata in sordina sul campo: continua a non digerire la posizione di attaccante esterno sinistro. Feeling scarso, dentro e fuori dal campo, con Gilardino, e praticamente nullo con i tifosi, vedi il dito medio durante il test con il Gavorrano.

    Sinisa Mihajlovic - Non riesce ad avere in mano il gruppo, sia in termini di spogliatoio che tatticamente; nervoso per un mercato che non decolla, non ha capito le 'esigenze' della piazza - che chiede più calcio che parole -, mostrandosi ancora una volta troppo aziendalista e poco propenso al dialogo.

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