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    Fiorentina: quel segreto chiamato staff

    Fiorentina: quel segreto chiamato staff

    • Luca Cellini

    Grandi complimenti sono arrivati nelle ultime ore al tecnico viola Vincenzo Montella per il successo ottenuto dalla sua Fiorentina, domenica scorsa, ai danni della Juventus. L'allenatore gigliato, subissato di chiamate ed sms in particolare da Roma, dove i supporters giallorossi, pur non ammettendolo pubblicamente, hanno fatto un gran tifo per Pasqual e compagni, in modo che fermassero, come poi è avvenuto, i bianconeri di Conte, ha però esteso gli elogi pubblicamente soprattutto ai magazzinieri del club viola, nella conferenza stampa post gara del 'Franchi', e privatamente al suo staff. E proprio quest'ultimo è stato l'autentico segreto della rimonta sulla Juventus dell'ultimo turno di campionato se, come si racconta da 'radio spogliatoio' Fiorentina, ad esempio a motivare il gruppo al momento del ritorno in campo, sullo 0 a 2 ad inizio secondo tempo, ci ha pensato il collaboratore tecnico di Vincenzo Montella, quel Nicola Caccia che proprio come il concittadino allenatore viola, si sente ancora un calciatore, e quindi vive il gruppo come parte integrante di sé e non come corpo estraneo. Non a caso Joaquin, al momento del 3 a 2 è andato ad abbracciare, davanti ai tabelloni pubblicitari, davanti alla Curva Fiesole, l'ex bomber anche di Empoli e Piacenza, ma anche quel Damir Blokar, ufficialmente recuperatore degli infortunati in casa Fiorentina, ma anche addetto al riscaldamento dei giocatori, durante l'intervallo, in procinto di entrare in campo. Manuel Pasqual, capitano viola, però ha abbracciato a fine partita anche il responsabile della sicurezza dello stadio Franchi di Firenze, quel Maurizio Francini, altra anima degli elementi 'fuori campo' della società gigliata, che non smetteva di piangere, commosso, per il successo sulla Juventus, malcelando la sua fede da viola autentico, che però, visto la professione che svolge con autorità -premiato anche l'anno scorso a margine del 'Salone dell'auto' a Torino, e chiamato pure a coordinare la sicurezza intorno all'ultima finale di Tim cup a Roma- deve sempre nascondere pubblicamente.

     

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