Fiorentina, precedente scomodo per la nuova team manager
L.C.
Si insedia ufficialmente oggi nel suo nuovo ruolo di team manager, al posto dell’uscente Roberto Ripa, Laura Paoletti, scelta dalla Fiorentina, attraverso il C.D.A. viola svoltosi giovedì scorso, per risolvere le questioni logistico-burocratiche fra campo e spogliatoio della prima rosa gigliata. Sei anni al servizio del professor Vincenzo Vergine, primo responsabile del ‘Progetto viola’, la Paoletti gode della stima del club gigliato tanto da essere di fatto stata promossa sul campo proprio dal settore giovanile alla prima squadra. Emerge però un precedente scomodo che ha coinvolto circa 2 anni fa proprio Laura Paoletti, che fu chiamata a testimoniare ad un processo penale dall’allora direttore sportivo della Fiorentina, Pantaleo Corvino, con quest’ultimo che accusò il padre dell’ex calciatore gigliato, Federico Masi, che aveva incolpato il classe ’50 di Vernole per vessazione sportiva nei confronti del figlio. La testimonianza resa da Laura Paoletti, che avrebbe dovuto essere favorevole a Corvino, in realtà, come si evince dallo studio delle carte processuali, si rivelò un boomerang, alla luce di contraddizioni della oggi team manager viola con l’altro testimone ‘pro’ ex d.s. viola, Stefano Cappelletti. L’avvocato difensore di Antonio Masi, Matti Grassani, fece emergere incongruenze sulla testimonianza della Paoletti tanto che alla fine la testimonianza di quest’ultima fu stralciata dagli atti del resto del procedimento.