In principio fu Luca Toni, estate 2006, a San Piero a Sieve: l'allora presidente Diego Della Valle in un colloquio a quattr'occhi gli chiese di ignorare l'accordo con l'Inter trovato dal suo agente, e di restare almeno un altro anno alla Fiorentina, visto che nella stagione che sarebbe iniziata da lì a poco la squadra viola avrebbe avuto una penalizzazione di 15 punti in classifica, per le vicende legate alle sentenze di Calciopoli. Due anni più tardi fu invece Andrea Della Valle a trattenere con forza Adrian Mutu: per la sua cessione alla Roma sembrava mancare l'annuncio ufficiale, e anche in questo caso fu la località mugellana a sugellare l'accordo con l'allora 'top player'. La scorsa estate invece i protagonisti furono ancora l'attuale patron viola e Stevan Jovetic, l'intrusa la Juventus, e il palcoscenico del colloquio le montagne dolomitiche di Moena, in val di Fassa. I tre 'atti di forza' della Fiorentina nel non cedere alle lusinghe economiche per i propri giocatori più importanti, negli ultimi 6 anni, alla fine hanno portato a risultati scarsi. 

Luca Toni contribuì effettivamente ad annullare la penalizzazione della Fiorentina nel campionato 2006/2007, Adrian Mutu segnò i gol che servirono a battere il Genoa nello scontro diretto per la qualificazione in Champions, e Jovetic ha già segnato 12 reti in 27 presenze, ma tutti e tre gli attaccanti si sono anche più volte infortunati. Toni prima di essere ceduto al Bayern venne colpito da una fastidiosissima infiammazione al metatarso che ne pregiudicò l'impiego nell’ultima parte del torneo; Mutu riportò a gennaio 2009 una lussazione al gomito che lo costrinse a giocare menomato per tutto il girone di ritorno, e Jovetic in questa stagione ha già riportato un doppio infortunio al bicipite femorale (un mese di stop la prima volta, mentre i tempi di recupero per l'infortunio di sabato scorso si aggirano intorno alle due settimane). Insomma: quando il 'campione' resta alla Fiorentina, spesso nella stagione successiva si infortuna.