Fiorentina,| Primo obiettivo: salvezza
Lavoro, lavoro, lavoro, era la ricetta di Delio Rossi. E da lavorare c'è ancora tanto nel cantiere Fiorentina. La sconfitta di Palermo ha alimentato dubbi e interrogativi in una squadra viola che si ritrova quint'ultima in classifica e con zero gol fatti nelle ultime tre partite. Ancora è presto per analizzare (e criticare) la nuova Fiorentina di Delio Rossi, ma i più pessimisti (realisti?) stanno già guardandosi alle spalle e parlano di raggiungere quota 40 punti il prima possibile. Tanto che oltre il 50% dei tifosi che hanno risposto al sondaggio di Ladyradio.it affermano che l'obiettivo dei viola dovrà essere la salvezza.
La gara del 'Barbera' ha sottolineato una volta di più l'inadeguatezza di alcuni giocatori, da Vargas a Gilardino al solito Montolivo (che secondo i più è stato fra i migliori dei viola). E, probabilmente, anche l'inadeguatezza di un modulo (4-3-1-2 con centrocampo a rombo) che non riesce a esaltare le caratteristiche del Lazzari trequartista, del Cerci seconda punta, del Gilardino bomber spaesato (e svogliato?). Per questo bisognerebbe forse pensare a un altro schieramento, riportando Lazzari a centrocampo, e confidando nel rientro di Stevan Jovetic, già dalla gara di domenica pomeriggio contro la Roma.
Il dato che continua a essere più preoccupante è quello relativo all'attacco. I viola, con dieci gol realizzati dopo dodici giornate, hanno il terzo peggior attacco della serie A, migliore solo rispetto a Cesena e Lecce. E se nelle ultime tre partite di campionato la Fiorentina è rimasta a secco, il dato è aggravato dal fatto che l'ultimo gol di un attaccante è quello di Jovetic, a Torino contro la Juventus, oltre 400 minuti fa. Quello di Jo-Jo ai bianconeri è anche l'unico gol siglato in trasferta su sei partite della Fiorentina: un dato a dir poco sconfortante, con i viola che non vinconto fuori casa dalla scorsa primavera.
Per questo il dottor Delio Rossi dovrà guarire la Fiorentina anche (e soprattutto) dalla cintola in su, fermo restando che il gol subìto da Miccoli è da far vedere alle scuole calcio su come non commettere certi errori di posizionamento. Il modulo attuale non è riuscito a dare grossi rifornimenti a Gilardino, che si è fatto vedere solamente in occasione del rigore non concesso per fallo di mano di Silvestre. Alessio Cerci ancora una volta è stato sostanzialmente impalpabile come seconda punta, un ruolo in cui non riesce a mostrare l'esplosività che vedevamo quando giocava ala destra.
Ma anche Lazzari non sembra essere a suo agio nella posizione di vertice alto del rombo, dal momento che anche domenica è stato schiacciato dal roccioso centrocampo del Palermo. Nel finale Delio Rossi ha anche provato il tutto per tutto, inserendo Ljajic trequartista per un tridente (sulla carta) ultra-offensivo con Silva e Cerci. Già, il Tanque. Lui una volta di più ha fatto capire di non essere all'altezza del campionato di serie A, quasi non riuscendo a stoppare un pallone uno. Per questo le quotazioni di una sua cessione già a gennaio si sono impennate di molto.
Il problema è ovviamente anche nello spogliatoio. Troppi sono i giocatori che non hanno motivazioni, e la Fiorentina di queste prime dodici partite ha pagato anche questo fattore. Delio Rossi, oltre che a dare un gioco alla squadra, dovrà ridare stimoli e un'anima a un gruppo di giocatori irriconoscibile. Poi sarà il mercato a cambiare volto alla rosa, dal momento che le offerte per Gilardino, Montolivo, Vargas e non solo saranno stavolta seriamente prese in considerazione da Corvino.
(Quotidiano Viola)