Fiorentina Primavera:| La favola del baby Bacci
L'unico consiglio 'serio' che si è sentito di dare al giovane Alessandro Bacci, catapultato in campo a metà del secondo tempo della gara contro l'Inter di mercoledì scorso, è stato quello di togliersi quei pantaloni lunghi e larghi, che lo facevano assomigliare ad un omino Michelin più che a un numero uno. Emiliano Betti, preparatore dei portieri del settore giovanile della Fiorentina, di come si difende una porta ne sa qualcosa, avendo fatto una bella carriera fra serie B e l'attuale Lega Pro (condita da qualche comparsata in viola), e dunque quando quel ragazzone classe '95, diventato poi protagonista nella sequenza dei rigori finale che ha premiato i suoi, è dovuto subentrare all'infortunato 'collega' Lezzerini, rimasto vittima di un contrasto con un giocatore dell'Inter, ha solo profuso consigli per allentare la tensione, e non tecnici.
Alessandro Bacci, da portiere degli Allievi di Federico Guidi a eroe mercoledì scorso al campo 'Poggiolone' di Fiesole Caldine, con due rigori parati ai nerazzurri di Stramaccioni e un procurato errore su un altro interista, che di fatto hanno consegnato i quarti di finale di Coppa Italia Primavera alla Fiorentina. Una storia di calci e parate nella provincia toscana per Bacci, 16 anni e il cuore non 'pieno di paura', a differenza del Nino cantato da De Gregori. Un padre protagonista nella Beretti del Prato, è l'ennesima scoperta del duo Corvino-Vergine, che di portieri un po' se ne intende, se è vero che oltre a Seculin (in prestito) c'è Lezzerini titolare dell'Under 18, mentre del gruppo Primavera fanno parte anche Manfredini, classe '88, spesso titolare, e il giovanissimo lituano acquistato la scorsa estate Tomas Svedkauskas, cui mancano però i documenti necessari per giocare in Italia.
Bacci ha 'scavalcato' tutti, prima nei novanta minuti parando ogni cosa a Bessa e compagni, e poi sui rigori, ricevendo l'abbraccio dei compagni e tornando ad allenarsi il giorno dopo con gli Allievi di Guidi. E' cresciuto con il mito dei portieri che in Toscana hanno fatto fortuna, come Francesco Toldo - oggi quarant'anni -, da sempre un suo punto di riferimento. Per arrivare a quell'età ne avrà di pantaloni da indossare, il classe '95 viola, re per un pomeriggio, con l'umiltà di sempre, quella che l'anno scorso lo ha reso protagonista nei Giovanissimi della Pistoiese, elogiato pubblicamente dal club arancione che ne ha esaltato le doti da professionista.