Fiorentina, Pjaca e Mirallas ok. Ora via alle cessioni: una lunga lista, il punto
Il sorriso è stato liberatorio, al termine di settimane vissute sul filo del rasoio, tra lo sconforto e l'apatia. La Fiorentina, adesso, ha il suo attacco: Marko Pjaca e Kevin Mirallas, compromessi e telefonate che li hanno portati in maglia viola. Stefano Pioli, dalla Germania, apprezza. Così come la piazza. L'umore è cambiato, in parte, e i tifosi attendono la fine del mercato per capire quali saranno i giocatori da sostenere.
ESUBERI - Per due elementi che entrano, molti devono ancora uscire. Difficile piazzarne alcuni, altrettanto arduo cedere alle proprie condizioni. "Il difficile è vendere, non comprare", ricorda sempre Pantaleo Corvino. E, in fondo, almeno per ora, ha dovuto fare a meno del tesoretto per autofinanziarsi, riuscendo in parte a liberarsi dei calciatori ai margini del progetto. Chi, per tattiche o qualità, non è più ben accetto nelle rotazioni.
SAPONARA - Il dilemma più importante. Riscattato obbligatoriamente a giugno dall'Empoli per una cifra complessiva che sfiora i dieci milioni di euro, è fuori dalle dinamiche viola. Le prestazioni non sono state all'altezza, fortemente condizionate da una forma fisica che, dopo i problemi patiti, non è la stessa di due anni fa; il 4-3-3, inoltre, lo esclude dalle gerarchie. Il Parma e il Cagliari sono in prima linea - l'Udinese lo ha rifiutato nell'ambito della trattativa per De Paul - e i sardi ci stanno pensando nel caso in cui Joao Pedro dovesse essere squalificato: prestito con obbligo di riscatto a otto milioni, questa la richiesta viola.
I FRANCESI - L'altro nodo maggiormente oneroso è legato al francese. Apparentemente confermato in rosa, l'arrivo di Mirallas - nel parco riserve - chiude ancor più gli spazi, specialmente per la duttilità del belga sulle due fasce. In Francia lo cercano, frenati dalle volontà della Fiorentina che vuole una formula remunerativa. Di pari passo con il suo futuro va quello di Cyril Thereau, concretamente fuori dal progetto e con un ingaggio pesante da settecentomila euro per altre due stagioni: resta per fare il vice-Simeone, scalzando il giovane Vlahovic?
I SUDAMERICANI - Annosi problemi sono anche Maximiliano Olivera e Sebastian Cristoforo. Corvino non riesce a piazzarli, entrambi sono in uscita e all'orizzonte vedono numerose panchine da ennesime riserve. Il ritorno in patria appare l'ipotesi più probabile, oppure si cercherà un prestito in Italia, soluzione cercata anche per Carlos Sanchez. Il colombiano, dopo la scorsa stagione e il Mondiale nefasto, ha perso le pretendenti.
I GIOVANI - Gli esuberi non finiscono. Perché, in rosa, c'è una schiera di profili in partenza. Jaime Baez, Andres Schetino, Lorenzo Venuti. Resta poi da comprendere il futuro di Kevin Diks, provato e riprovato da Pioli durante la tournée, complici anche i problemi fisici di Vincent Laurini. Da decidere, inoltre, chi tra Tofol Montiel e Riccardo Sottil, nella linea verde, resterà aggregato alla Prima Squadra. Il lavoro, alle spalle dell'entusiasmo per i nuovi arrivi, è corposo. Così come il budget che potrebbe crearsi. Aspettando l'eventuale percentuale sulla cessione di Ante Rebic.
ESUBERI - Per due elementi che entrano, molti devono ancora uscire. Difficile piazzarne alcuni, altrettanto arduo cedere alle proprie condizioni. "Il difficile è vendere, non comprare", ricorda sempre Pantaleo Corvino. E, in fondo, almeno per ora, ha dovuto fare a meno del tesoretto per autofinanziarsi, riuscendo in parte a liberarsi dei calciatori ai margini del progetto. Chi, per tattiche o qualità, non è più ben accetto nelle rotazioni.
SAPONARA - Il dilemma più importante. Riscattato obbligatoriamente a giugno dall'Empoli per una cifra complessiva che sfiora i dieci milioni di euro, è fuori dalle dinamiche viola. Le prestazioni non sono state all'altezza, fortemente condizionate da una forma fisica che, dopo i problemi patiti, non è la stessa di due anni fa; il 4-3-3, inoltre, lo esclude dalle gerarchie. Il Parma e il Cagliari sono in prima linea - l'Udinese lo ha rifiutato nell'ambito della trattativa per De Paul - e i sardi ci stanno pensando nel caso in cui Joao Pedro dovesse essere squalificato: prestito con obbligo di riscatto a otto milioni, questa la richiesta viola.
I FRANCESI - L'altro nodo maggiormente oneroso è legato al francese. Apparentemente confermato in rosa, l'arrivo di Mirallas - nel parco riserve - chiude ancor più gli spazi, specialmente per la duttilità del belga sulle due fasce. In Francia lo cercano, frenati dalle volontà della Fiorentina che vuole una formula remunerativa. Di pari passo con il suo futuro va quello di Cyril Thereau, concretamente fuori dal progetto e con un ingaggio pesante da settecentomila euro per altre due stagioni: resta per fare il vice-Simeone, scalzando il giovane Vlahovic?
I SUDAMERICANI - Annosi problemi sono anche Maximiliano Olivera e Sebastian Cristoforo. Corvino non riesce a piazzarli, entrambi sono in uscita e all'orizzonte vedono numerose panchine da ennesime riserve. Il ritorno in patria appare l'ipotesi più probabile, oppure si cercherà un prestito in Italia, soluzione cercata anche per Carlos Sanchez. Il colombiano, dopo la scorsa stagione e il Mondiale nefasto, ha perso le pretendenti.
I GIOVANI - Gli esuberi non finiscono. Perché, in rosa, c'è una schiera di profili in partenza. Jaime Baez, Andres Schetino, Lorenzo Venuti. Resta poi da comprendere il futuro di Kevin Diks, provato e riprovato da Pioli durante la tournée, complici anche i problemi fisici di Vincent Laurini. Da decidere, inoltre, chi tra Tofol Montiel e Riccardo Sottil, nella linea verde, resterà aggregato alla Prima Squadra. Il lavoro, alle spalle dell'entusiasmo per i nuovi arrivi, è corposo. Così come il budget che potrebbe crearsi. Aspettando l'eventuale percentuale sulla cessione di Ante Rebic.