Fiorentina| Pasqual 'Mai remato contro Prandelli'
Siamo a metà ritiro di Cortina. Ti chiedo le tue prime impressioni su un gruppo che è praticamente lo stesso dello scorso anno, salvo qualche faccia nuova e il nuovo allenatore. La squadra è partita con grande entusiasmo e il mister fin da subito ci ha trasmetto la sua voglia di fare bene. Da parte nostra poi c'è anche la consapevolezza di essere una squadra importante che ha tutte le carte in regola per riscattare il brutto campionato della passata stagione.
Hai parlato del nuovo allenatore Sinisa Mihajlovic. Quali sono le maggiori differenze, se ne trovi, con Cesare Prandelli?
Prima di tutto è stato accolto molto bene dal gruppo. Ha metodologie di allenamento, per quanto riguarda il ritiro, molto diverse da mister Prandelli e allo stesso tempo è molto più duro. Speriamo che sia una cosa positiva e che il gruppo assorba queste novità
Dall'esterno la novità più grande per quanto riguarda questi primi allenamenti consiste nella presenza, praticamente fissa, del pallone in campo. Anche per voi deve essere sicuramente più piacevole lavorare...
Come ho detto sono metodologie diverse rispetto a quelle che abbiamo utilizzato nel passato, ma credo che sia giusto adattarsi a questi cambiamenti. La squadra mi pare che abbia accolto bene sia il tecnico che le sue metodologie.
Chiudendo con il passato te la senti di chiarire che cos'è che non è andato bene, a livello personale, fra te e Cesare Prandelli? Lui faceva le sue scelte per le quali era pagato in quanto allenatore della Fiorentina. Apprezzava maggiormente il lavoro di altri miei compagni ed io l'ho accettato rimanendo fuori tranquillamente. Senza problemi. Credo di aver dimostrato che in quel ruolo ero il migliore della squadra, lui poi faceva le sue scelte e il le ho accettate senza problemi, nonostante abbia trascorso sei mesi in tribuna. Io sono una persona che accetta le scelte perché è anche il mio ruolo: il tecnico è pagato per prenderle, io per accettarle dando sempre il meglio.
A breve però è in procinto di arrivare Emiliano Insua, un nuovo diretto concorrente per la maglia da titolare. Penso alla prossima stagione vedo una stagione da protagonista. Spero di rimettermi a posto fisicamente da questo problema che ormai mi porto dietro da aprile scorso, poi l'arrivo di Insua sarà un ballottaggio che permetterà ad entrambi di dare quel qualcosa in più. Chi sarà più bravo alla fine scenderà in campo
Offerte da altre squadre ne sono arrivate?
In questa stagione non è arrivato niente. Ho parlato con la società verso la fine della passata stagione dando la mia disponibilità a rimanere perché io credo in questa Fiorentina. Di offerte ne sono arrivate la passata stagione, ma io ho deciso di rimanere qua perché c'era la possibilità di giocare la Champions nella passata stagione e in quella attuale di dare tanto al nuovo corso tecnico.
Un altro tuo compagno alle prese con un bel po' di concorrenza è Sebastien Frey. Come lo vedi dopo l'arrivo di Boruc?
Seba vive un momento particolare, ma non voglio giudicare le vicende familiari di un'altra persone. La squadra gli è vicina e spero che lo senta e che sappia che il nostro gruppo è aperto e pronto a dargli una mano. Per quanto riguarda la concorrenza in campo, fin da subito la società e la dirigenza hanno fatto capire di volere due portieri di pari livello per alimentare la concorrenza.
Quella che si va delineando è comunque una Fiorentina dai tanti piedi buoni, forse anche spregiudicata con il 4-2-3-1. Da difensore come la vedi? Stiamo lavorando molto sulla fase difensiva, per capire i nuovi movimenti. Quello che il tecnico chiede maggiormente è una squadra che corre quindi non sarà solo la difesa a dover lavorare di più, ma tutti i ragazzi che scenderanno in campo.
Mihajlovic negli scorsi giorni ha paragonato Babacar a Mario Balotelli. Sia per le qualità tecniche che per la testa. Come descriveresti il Babacar che hai imparato a conoscere. Forse è solo un ragazzo ancora molto giovane…
Baba è giovanissimo, lo scorso anno ero in camera con lui e posso dire che è un bambino. La cosa che gli ho già iniziato a dire dalla passata stagione è che se non diventa un calciatore lo riempio di cazzotti in testa. Ha delle qualità che neanche lui sa di avere. Fisicamente è una bestia, tecnicamente c'è e se non diventa un professionista sarà solo e soltanto per demerito suo.
E di Ljajic che ci dici?
Anche Adem ha grandi qualità. La società e l'allenatore puntano molto su di lui e si vede. Ha le qualità per diventare un grande giocatore. L'importante però è che impari un po' l'italiano…
Capitolo punizioni. Negli scorsi anni anche tu ne hai battute qualcuna, che effetto fa vedere MIhajlovic all'opera?
Ci viene da sorridere pensandoci, ma vedendolo calciare in porta, come ha fatto anche l'altro giorno con Seba fra i pali, sembra che sia naturale che faccia gol. Beato lui…
Ma chi sarà l'incaricato a battere punizioni e i rigori? Ho sentito il mister dire qualche giorno fa che sarà lui a decidere chi batterà sia le punizioni che i rigori. Sono felice almeno non succederanno più i casini che ci sono stati lo scorso anno.
Tornando a parlare dei giovani presenti in ritiro, c'è qualcuno che ti ha sorpreso in particolare?
Sinceramente tutti perché stanno tenendo un ritmo alto e una grande applicazione. Hanno messo subito la testa giusta.
Prima abbiamo parlato del tuo mercato, ora tocca a quello dei tuoi compagni. Secondo te Vargas rimarrà? E assieme a lui anche gli altri big della squadra? Spero che rimangano tutti. Poi, ovviamente, sono scelte personali e delle società che non mi sembra il caso di discutere. Se rimangono ci fa piacere perché con loro potremo puntare subito in alto.
Assieme a Boruc è arrivato anche Gaetano D'Agostino…
E' un giocatore che mi ha impressionato vedendolo giocare sul campo. Adesso ha qualche problema fisico dovuto all'infortunio dello scorso anno. A centrocampo ci potrà dare tantissima qualità.
Due competizioni, campionato e Coppa Italia, e una rosa ampia. Un bel problema…
Se è un problema è del mister che dovrà fare le scelte, lasciando tanta gente in tribuna. Se una una sua scelta o della società io non la discuto.
"Mihajlovic un duro dal cuore buono" descrizione azzeccata?
E' un allenatore tosto. Nell'ora di allenamento vuole il massimo, poi dopo si ride e si scherza.
E se in Nazionale ritrovassi Prandelli?
Beh sarebbe una bella cosa perché vuol dire che ho fatto bene con la Fiorentina. Non ho niente contro di lui, non ce l'ho con lui. Ho sentito dire che ero contro Prandelli. Io sono dell'idea che sia giusto accettare le scelte dell'allenatore e lavorare per il bene della squadra. Mi è dispiaciuto sentir dire che io e altri miei compagni eravamo contro, che lo spogliatoio era diviso in due tra pro e contro Prandelli. E' una cavolata.