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Fiorentina, Saponara: 'Ecco perchè ho scelto di rimanere a Firenze. Italiano tecnico completo' VIDEO
“Cosa mi ha spinta a rimanere? Sono molto contento di essere di nuovo qui. Durante la seconda parte di stagione ho creduto nella società e nella loro volontà di continuare insieme. Non ho mai sondato il terreno con altre squadre, avevo questa parola con la società e non ho mai dubitato in loro. Sono legatissimo al gruppo e alla città, credo che la scorsa stagione ho potuto far vedere a tutti quanto valgo realmente. Nell'ultimo anno e mezzo credo di esser diventato una risorsa importante. Ho un gran rapporto con lo staff tecnico ed in particolare col mister. Sono un ragazzo che sente la fiducia intorno adesso. Il mister confermandomi mi ha conferito la facoltà di essere un leader. I feedback che ho ricevuto dai miei compagni sono una grande soddisfazione. Sono cresciuto tanto e diventato un ragazzo importante per il gruppo".
Il centrocampista ha parlato anche degli obiettivi stagionali di squadra: "Questa squadra non si deve porre limiti. La scorsa stagione è indicativa di questo. Anche in questa stagione dobbiamo continuare a crescere, aiutare i giocatori di livello che sono appena arrivati e migliorare sempre. L'obiettivo è vincere partita dopo partita, inutile mettersi obiettivi. Chiaro che le aspettative quest'anno saranno più alte. Novità in arrivo dal punto di vista tattico? Al momento stiamo ribadendo concetti già sviluppati anno scorso. Credo che, nel momento in cui tutti saremo alla pari, da lì potremo sviluppare qualcosa di diverso. Al momento è giusto martellare sui concetti dell'anno scorso".
Da anni sotto la sua guida, Saponara ha anche parlato di Vincenzo Italiano: "Il mister penso sia un tecnico completo. In più credo che sia bravissimo a stimolare i giocatori. Io sono cresciuto con allenatori con idee di calcio simili: penso a Sarri, Giampaolo e Sousa. Ci sono tante idee che danno entusiasmo all'ambiente ma anche a noi stessi. Futuro da dirigente in viola? Qualche simpatica battuta a riguardo c'è stata da parte di Barone e Pradè, adesso è però prematuro pensarci. Ho ancora tanta voglia di giocare, certo che queste considerazioni mi fanno piacere".
Infine ha parlato degli esterni e di quello che Italiano pretende da loro:
"L'aspettativa di incremento dei gol è anche il nostro obiettivo. In un sistema di gioco come il nostro non si può prescindere dai gol degli esterni. I ragazzi crescono giorno dopo giorno. Credo che quest'anno tutti possono ancora crescere. In cosa è cambiato da Spezia ad ora? Qui ci sono giocatori con più esperienza e qualità, quindi magari serve meno tempo per assimilare concetti. Lui rimane una persona istintiva, anche se allo Spezia si faceva prendere più dal nervosismo. Adesso è migliorato nella gestione dei momenti. A me ha dato tanta continuità e mi è servito molto. Io esterno? Il fatto che giochi esterno pur non avendo le qualità fisiche di un'ala lo ritengo un merito per le mie qualità totali. Significa che sono valido sia calcisticamente che tatticamente e che sono prezioso per il mister in quel ruolo. Giocare a piedi invertiti per me è l'ideale, perché non è un ruolo da ala classica tutta fascia".