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Fiorentina, Parisi: "Fagioli porta mentalita. Io via a gennaio? Non conosco le dinamiche del mercato"
IL PANA E LA JUVE - "Abbiamo attraversato un periodo negativo, è vero, ma la forza del nostro gruppo è sempre stata quella di ricompattarci, rimanere uniti e dare il massimo negli allenamenti. I sacrifici vengono sempre ripagati, e siamo stati bravi a conquistare due vittorie importanti. I tifosi erano nervosi e delusi per il gioco espresso dalla squadra, e li capisco. Ma noi non ci siamo mai arresi e contro Panathinaikos e Juventus abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti. Siamo ragazzi che vogliono dimostrare il proprio valore e, soprattutto, quanto tengano alla Fiorentina e ai suoi obiettivi."
QUARTI O VINCITORI IN CONFERENCE - "Visto che abbiamo perso due finali, io preferirei vincere la Conference. Ovviamente ognuno ha la propria opinione, ma portare un trofeo a Firenze non è banale. Dopo le due finali perse, sarebbe ancora più soddisfacente."
POSSIBILE ADDIO - "Chiaramente qualsiasi calciatore ha sempre voglia di giocare però ringrazio mister Palladino per la fiducia che mi ha dato fino a questo momento, sono giovane ho voglia di emergere. Poi sai, non conosco tutte le dinamiche del mercato ma sono davvero contento di essere qui e spero di rimanere qui a lungo."
FAGIOLI - "Più maturo, sicuramente. È arrivato qui con una mentalità completamente diversa rispetto al passato. Ha voglia di mettersi in mostra e ha grandi qualità. È un giocatore importante, che ha giocato nella Juventus con obiettivi diversi, e portare quella mentalità alla Fiorentina ci ha aiutato tantissimo. Sono davvero felice di averlo come compagno qui a Firenze."
KEAN - "Aveva bisogno di fiducia e di un mister che credesse in lui. Moise è fortissimo. Poi abitiamo vicini e spesso facciamo colazione insieme, parlando di musica. Lo considero un grandissimo ragazzo e sono davvero felice per quello che sta facendo. Oltre ai gol, che sono tanti, sta offrendo grandi prestazioni."
BIRAGHI - "L'addio di un compagno si fa sempre sentire. Con lui mi sento spesso, anche ora che è a Torino. Abbiamo lo stesso procuratore e ho legato molto con lui. Ci confrontavamo spesso in campo e ci rispettavamo, avendo lo stesso ruolo. Poi, lui è in prestito… chissà, magari tornerà l'anno prossimo. Comunque viene a trovarci spesso per vedere come stiamo. Per me è davvero un grande amico."