Getty Images
Fiorentina, ora Neto è un caso
RINNOVO IN SALITA - Al netto dell’auspicio finale, quel "dobbiamo capire se Neto vuole veramente rimanere a Firenze" è più di un segnale che la trattativa per il rinnovo fra il club gigliato e il portiere brasiliano sia tutt'altro che in discesa. Se a questo aggiungiamo che, sia Della Valle che il direttore sportivo Daniele Pradé, hanno detto che la sconfitta contro la Lazio può essere vista in maniera salutare, proprio perché numerosi giocatori sono concentrati più sui rinnovi che sul campo, è palese come ci siano delle difficoltà per prolungare i contratti in scadenza (come Aquilani).
ECCO LA SITUAZIONE - Tornando a Neto la distanza per arrivare a un accordo è molto importante: almeno 500mila euro fra domanda e offerta. La mancata cessione di alcune elementi della rosa nella scorsa estate (Lazzari, Iakovenko ed El Hamdaoui su tutti) ha portato il monte ingaggi della Fiorentina a innalzarsi mostruosamente, decisamente lontano dai parametri che vogliono attuare i Della Valle. Non si possono fare regali per quanto riguarda i nuovi patti economici da stringere con i giocatori in scadenza. Ben presto però sia Neto che Aquilani avranno la possibilità di svincolarsi a parametro zero: a gennaio, tra appena tre mesi, i due giocatori saranno liberi di trattare con altri club. Anche la situazione del rinnovo di capitan Pasqual poi è vincolato al suo impiego in un certo numero di partite. Neto magari ha promesso che non andrà mai alla Juventus (anche se ieri proprio il brasiliano ha negato quel passaggio dell’intervista concessa a Espn Brasile) ma sia i bianconeri che i club inglesi sanno come sia complicato trovare in giro un estremo difensore del suo valore, a un prezzo così vantaggioso. Neto è combattuto: è rincoscente verso chi lo ha fatto crescere a Firenze, ma dall'altra parte ha anche una carriera da tutelare, pure dal punto di vista economico.