Ha voglia di scherzare Giuliano Sarti, portiere della Fiorentina dello scudetto '55-'56, nel commentare ai microfoni di Calciomercato.com la prova di Neto ieri sera ad Esbjerg nella sfida valevole per l'andata dei sedicesimi di Europa League: "Ho guardato in faccia per tutta la partita Neto e mi è sembrato costantemente in difficoltà, principalmente per questioni meteorologiche. Secondo me ha patito il freddo e non solo ha avuto incertezza negli interventi su palla alta, ma ha avuto diverse discussioni con i compagni, cosa che non è da lui caratterialmente parlando. Mi auguro non ci siano conseguente fisiche. Fossi stato al suo posto, sarei sceso in campo con i mutandoni".

Per quanto riguarda la rete siglata dalla formazione danese, Sarti ha aggiunto: "Mi sembra ci sia stato un difetto di comunicazione fra i centrali. L'intervento su Knudsen, invece, ha dimostrato i miglioramenti evidenti di Neto in reattività. Il portiere viola ha fatto bene ad arrabbiarsi nel finale di gara, perché qualcuno ha avuto qualche amnesia, soprattutto sulle palle inattive".

Sarti si è soffermato anche sulle prestazioni di Mario Gomez e Alberto Aquilani: "Il secondo tempo della gara di ieri mi è sembrato un buon allenamento, perchè ha giocato Gomez, e Aquilani ha dato dimostrazione che può far bene con la Fiorentina anche nel ruolo di regista. Il tedesco ha bisogno psicologicamente di ritrovare le sue sensazioni e quindi ha fatto bene Montella a dargli molto spazio. L'Elsbjerg mi ha ricordato le difficoltà che aveva Hamrin, mio compagno di squadra in viola. Lui mi raccontava che in Svezia durante la sosta invernale si teneva allenato giocando ad hockey, che naturalmente non è la stessa cosa che scendere in campo per disputare un match di pallone".