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    Fiorentina-Napoli: parla il doppio ex Taglialatela

    Fiorentina-Napoli: parla il doppio ex Taglialatela

    • L.C.
    Le ipotesi e le supposizioni delle scorse settimane stanno per lasciare spazio alle certezze. La finale di Coppa Italia è alle porte, con la Fiorentina che proverà in tutti i modi a vincere il primo trofeo dell’era Della Valle. Impresa non facile, davanti avrà un Napoli agguerrito e con tutti gli uomini a disposizione. Montella valuterà fino all’ultimo l’impiego di Giuseppe Rossi, ma avere a disposizione Pepito è già un segnale importante. Per la rubrica Fiorentina Amore Mio il settimanale Il Brivido sportivo ha intervistato Giuseppe Taglialatela, portiere doppio ex della sfida, che ha avuto il piacere di vincere la Coppa Italia sia a Firenze che a Napoli.

    Taglialatela, ormai ci siamo davvero. Che partita si aspetta a livello tattico?
    «Nessuno dei due allenatori vorrà aspettare la squadra avversaria. Entrambi vorranno fare la partita e per questo verrà fuori sicuramente un bello spettacolo. Per una questione di uomini il Napoli è leggermente favorito. Benitez può disporre di tutti gli elementi della rosa, mentre la Fiorentina ha diverse problematiche. Montella non avrà Cuadrado per squalifica e c’è un grande punto interrogativo su Rossi e Gomez. Poi è normale che le partite devono essere sempre giocate, il campo darà il responso finale».
    Gomez sarà davvero un punto interrogativo, ma Rossi sta diventando una certezza. Pepito uno spezzone di partita lo farà. Può spostare gli equilibri?
    «Dipende da come verrà usato, non credo possa fare tutta la partita su un alto livello. E’ chiaro che uno come lui può spostare gli equilibri, qualcosa cambia sicuramente tra averlo e non averlo, perché può fare una giocata decisiva e può mettere in difficoltà gli avversari».
    Montella contro Benitez. Cosa pensa di questi due allenatori?
    «Benitez ha l’esperienza dalla sua parte, di finali ne ha giocate tante. Io rimango convinto che l’esperienza conti fino ad un certo punto in queste occasioni, conta quanta voglia hanno le due squadre di alzare il trofeo. Ho il rammarico di non aver visto la Fiorentina con tutti i suoi attori principali, perché a livello di gioco credo ancora che sia la migliore in Italia. Montella fa giocare in modo speciale questa squadra ed ha trovato in Borja Valero un giocatore pazzesco, che è il suo cervello in campo. Le partite della Fiorentina, oltre a quelle del Napoli di cui sono tifoso, sono le uniche che vedo davvero volentieri».
    Come arriva il Napoli a questa finale? C’è un po’ di nervosismo nella squadra di Benitez?
    «Un po’ di nervosismo a fine stagione ci può stare, qualche screzio tra compagni accade in tutte le squadre. L’episodio che ha visto protagonisti Inler e Behrami è subito rientrato, c’è già stato un chiarimento. Certo, l’ambiente si aspettava qualcosa in più quest’anno: in certe partite la squadra di Benitez ha fatto brutta figura».
    A Firenze la partita è molto attesa da mesi. Napoli come si sta approcciando all’evento?
    «Napoli e Firenze credo che si approccino in modo simile a questa finale. Le due tifoserie sono molto esigenti, hanno voglia di vincere qualcosa in questa stagione. Le aspettative sono le stesse: so che a Firenze sono molto alte, ma anche a Napoli è così. Un trionfo darebbe prestigio, questo trofeo quando lo vinci diventa molto importante».
    Chiudiamo con un ricordo. Lei faceva parte della Fiorentina che ha vinto l’ultimo trofeo della sua storia: la Coppa Italia nella stagione 2000/2001…
    «Disputammo una competizione stupenda, la ricordo davvero con piacere. Eravamo un bel gruppo, c’era un ambiente favorevole anche se poi vennero fuori tante problematiche che si concretizzarono l’anno successivo. Fu una bellissima vittoria, mi ricordo l’invasione di campo a fine partita, non riuscimmo nemmeno a fare il giro di campo da quanto era intasato il terreno di gioco. Regalammo una bella gioia ai tifosi della Fiorentina, che meritano ancora oggi gioie simili. La società sta crescendo in questi anni ed ha un allenatore che è un grande condottiero. Uno dei migliori in circolazione».

     

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