Fiorentina, Mutu:| Rientro con il Parma
Adrian Mutu aspetta. Tra poche ore verrà reintegrato in rosa e l'incubo iniziato in un grigio mercoledì di inizio gennaio, quando abbandonò lo spogliatoio alla vigilia della gara contro il Bologna dopo essere stato informato dal suo ex procuratore, Giovanni Becali, del no della Fiorentina al suo passaggio al Cesena, sarà soltanto un brutto ricordo. Nei primi giorni della prossima settimana, verosimilmente lunedì, l'azionista di riferimento del club Andrea Della Valle scioglierà le sue riserve. Poi, dopo tre settimane vissute in isolamento -Adrian si è allenato sempre da solo, sotto la supervisione di un preparatore atletico - il giocatore tornerà ad essere a disposizione di Sinisa Mihajlovic. Il presidente dimissionario, pur ferito dall'atteggiamento ribelle assunto dal giocatore, è pronto a voltare pagina. Ieri, lo ha ribadito ai microfoni della Rai pure Corvino: «E' un giocatore che ha fatto tanti errori - ha detto -però c'è da salvare pure l'uomo e credo che la proprietà della Fiorentina possa tendergli una mano ». Per l'ultima volta. Adrian, d'ora in poi, non dovrà più sbagliare una mossa.
GIUDIZIO DI GRUPPO- Contestualmente, i senatori viola, il capitano Montolivo e il suo vice Donadel, stanno parlando con i compagni. Diranno la loro, così come si esprimerà in merito pure il tecnico Sinisa Mihajlovic, perché la trasparenza di pensiero è alla base delle regole di vita dello spogliatoio. I compagni hanno ascoltato - e ascolteranno ancora - le parole di Adrian, così come lui si assumerà le proprie responsabilità davanti al gruppo e al tecnico. Ciò non sposterà minimamente quella che sarà la risoluzione finale stabilita dalla proprietà, il reintegro, semmai spazzerà viaogni eventuale malumore.
CARICA MUTU- Intanto Adrian, che anche ieri si è allenato, scalpita. Si prepara al ritorno, anche perché questa volta non vuole fallire, neppure in campo. Sa di aver danneggiato la Fiorentina, lasciandola sola alla ripresa del campionato dopo la sosta invernale e ora non intende più ripetere l'errore commesso. Agli amici più stretti ha confessato di essere già pronto: di aver lavorato sodo in queste tre settimane vissute ai margini del mondo, covando la speranza di poter tornare a far parte dello spogliatoio viola. Adesso che il momento è quasi arrivato, scalpita come ai tempi del suo debutto nel calcio che conta. Mutu difficilmente ci saràmercoledì prossimo, nel turno infrasettimanale contro il Genoa. Il suo giorno sarà a Parma, tra una settimana, nello stesso stadio che ha fatto da cornice alla sua crescita professionale, quello che lo ha visto spiccare il volo fino al Chelsea. Metterà in un angolo i ricordi, quelli dei 18 gol in 31 partite, e inizierà a sdebitarsi con la sua Fiorentina.
NUOVA VITA- Mutu, adesso, vuole riconquistare tutti: a Firenze così come in Romania, dove comunque la gente non ha mai smesso di amarlo. Il suo manager, Pietro Chiodi, al quale ha deciso di affidarsi dopo la separazione consensuale con i Becali, spera anzi di riuscire a rilanciarlo anche in patria. Sta lavorando pure su questo fronte, lui che Adrian lo conosce da oltre 12 anni. Tutto pure se nelle ultime ore si fanno sempre più ripetute le voci che vogliono Alessandro Moggi, colui che dal Chelsea portò il romeno alla Juventus nel 2004, di nuovo nell'orbita del giocatore. Mutu, dal canto suo, guarda al presente. Continuerà a lavorare, aspettando la decisione finale del suo presidente. Poi, a suon di gol, prima ancora degli inchini, comincerà a dare prova della sua metamorfosi. Definitiva.