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    Fiorentina, Mutu: Con Firenze amore eterno. Ero un po' geloso per Rossi

    Fiorentina, Mutu: Con Firenze amore eterno. Ero un po' geloso per Rossi

    L'ex attaccante della Fiorentina Adrian Mutu racconta di se e della squadra viola ad una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport:
    “Nessuna piazza, nemmeno nel mio paese, mi ha amato come Firenze. Ricordo quell’estate in cui ero già della Roma, ceduto. Ci appartiamo io e Prandelli e parliamo, mancano 10 giorni al Preliminare di Champions: io e lui soltanto, come se lui fosse mio fratello maggiore. E resto, vivendo ancora per un po’ il mio più bel periodo in carriera. “E’ vero che ha tentato di tornare in viola? L’anno scorso, sì. Montella mi disse che voleva vedermi in prova per due settimane. Gli risposi che no, grazie, Mutu in prova non esiste…. Tatarusanu? Un grande portiere. Ha vissuto la Champions, è il portiere della mia nazionale e per anni la Fiorentina è a posto. Lui è appena dietro a Buffon in Italia, al terzo posto metto Handanovic. L’Inter? Negli ultimi tempi vive di alti e bassi, troppi: senza continuità non vai lontanissimo. Visto da fuori, mi pare che la Fiorentina sia una squadra più compatta, forte, anche come gruppo. Mentre, sempre giudicando da lontano, in quest’Inter il gruppo non si percepisce. Cosa succede a Jovetic, che lei aiutò a crescere a Firenze? L’ho sentito anche due settimane fa, è un grande giocatore: non credo abbia problemi particolari ma ha bisogno di una squadra che giochi per lui. E all’Inter non succede. Secondo me anche Ljajic dovrebbe giocare di più. Terzo posto alla Fiorentina? Credo di sì, poi la Viola gioca in casa e il Franchi sa da dare un punto in più. Io lo so perfettamente. Domani vince la Fiorentina 1-0.  Sousa ha un modo di lavorare un po’ particolare ma i giocatori sono contenti. Giocatori decisivi domani sera? Icardi, ma va servito bene, e dall’altra parte Borja Valero. Mi spiace che se ne sia andato Pepito Rossi, ma perché? Certo, a Firenze lo chiamavano Fenomeno, come succedeva a me, e un po’ ero geloso… (Sorride ndr). Felipe Melo e Eder? Eder può fare bene, Felipe è un amico, era il mio… guardaspalle a Firenze: è uno che ha bisogno di fiducia attorno. Curiosità: esulta ancora facendo l’inchino? No, l’inchino era solo per Firenze”

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