This is the end. La fine, titoli di coda, giù il sipario. Riccardo Montolivo a gennaio vestirà la maglia del Milan. Tutto fatto, tutto disegnato, pronta l'offerta, manca solo un piccolo tassello nel mosaico: il beneplacito della Fiorentina, ora più orientata a dire sì ai cinque milioni (circa) che i rossoneri metteranno sul piatto dell'offerta, rinunciando al ragazzo nella rincorsa all'Europa, piuttosto che perderlo in estate a costo zero. La ragione più che l'orgoglio ed evidentemente la consapevolezza che già in casa i sostituti sono all'altezza.

Sabato col Catania, dove Montolivo viaggia spedito verso la panchina, è segnale e banco di prova importante. Anche perché, detto in soldoni (pochi) o la sorte aiuta e permette di trovare un talento alla Behrami a meno di tre milioni, o con quella cifra è difficile trovare un centrocampista simile. Non si è, in fondo, registi viola e titolari in Nazionale per caso. Adesso, però, il valzer sembra finito: l'entourage del calciatore smentisce, nega, rifiuta in toto l'ipotesi. Così ha fatto e così farà, com'è giusto che sia, fino all'ultimo istante del destino fiorentino di Riccardo Montolivo.

Però i rossoneri hanno deciso di metter fine a un periodo più nero che rosso, fatto di acciacchi ed infortuni e di poche alternative: Ambrosini, Flamini e Van Bommel sempre più spesso ai box, Emanuelson talento mancato ed inespresso, contratti in scadenza e carte d'identità sempre più ingiallite. Ecco i fattori che hanno portato la società di Via Turati all'accelerata e ad aumentare da tre a quasi cinque l'offerta per Montolivo . Per completare il mosaico, manca un piccolo grande tassello, ma la strada pare segnata. Il sì della Fiorentina, che dovrebbe aver sciolto le riserve e capito che il percorso a braccetto col regista di Caravaggio è finito.

(Leggo - Edizione Firenze)