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    Fiorentina, Montella ha una tentazione europea

    Fiorentina, Montella ha una tentazione europea

    • Luca Cellini
    Se mai ci fosse bisogno di capire cosa intende fare in questa stagione in Europa League la Fiorentina, a spazzare ogni dubbio ci ha pensato il difensore gigliato Gonzalo Rodriguez nel post gara di domenica scorsa contro il Genoa: "Vogliamo arrivare fino in fondo e provare a vincerla". Insomma dimenticatevi le parole d’ordine e soprattutto i fatti dei club italiani nell’ex Coppa Uefa dell’ultimo decennio, ovvero in campo le seconde e terze linee, con dichiarazioni di intenti volte all’impegno e poi eliminazioni dal sapore di figuracce contro club dell’est europeo o di terza fascia continentale. Non a caso il vero picco negativo del ranking Uefa per l’Italia è dovuto allo scarso impegno delle nostre squadre nella seconda competizione europea per club.

    ROSA AMPIA - La Fiorentina si ritrova, quantomeno fino al prossimo inizio gennaio, con una rosa monstre, costituita da 31 elementi, frutto di una necessità di fornire al tecnico Vincenzo Montella un parco giocatori adeguato a lottare sui tre fronti. Il patron Andrea Della Valle ha detto chiaramente che, gli obiettivi da centrare quest’anno devono rimanere di primissimo livello, e così a fronte di un inizio di torneo di Serie A stentato, con un solo punto in due gare ufficiali giocate, nell’ultimo post partita al Franchi si è riparlato di terzo posto e di essere protagonisti nella coppa minore del mondo Uefa.

    IDEA - La cosa che più di tutti ha stupito proprio dell’allenatore della Fiorentina è come abbia preservato i neo acquisti, tranne Brillante, utilizzato, e subito bocciato, fra le sfide contro Roma e Genoa. Nella testa di Montella vi sarebbe infatti la forte tentazione di utilizzare concretamente i nuovi arrivi proprio nei match di Europa League, sperimentandoli in un girone che non sembra un’impresa poter superare (ci sono i francesi del Guingamp, i greci del Paok e i bielorussi della Dinamo Minsk). Non un turnover scientifico,  ma lo sfruttare il curriculum internazionale dei vari Tatarusanu in porta, Richards e Basanta in difesa e Badelj a centrocampo. Un coinvolgimento a piccoli passi europei consentirebbe secondo lo staff tecnico dell’allenatore di Castello di Cisterna di far si che i neofiti viola, entrassero nella giusta maniera nel progetto tattico di una Fiorentina che ha voluto aggiungere con l’ultimo mercato quel tasso di qualità calcistica che rendano chi scende in campo coinvolto al 100% anche in certe sfide non di primo fascino assoluto fuori dall’Italia.

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