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    Fiorentina, Montella: 'Calendario difficile? Vinceremo con la Juve. Pedro? Anche Berbatov era in volo...'

    Fiorentina, Montella: 'Calendario difficile? Vinceremo con la Juve. Pedro? Anche Berbatov era in volo...'

    Vincenzo Montella, tecnico della Fiorentina, ha parlato a margine della sconfitta rimediata contro il Genoa: ''Calendario difficile? Si vincerà con la Juve. Il calendario è difficile e non va guardato. Abbiamo iniziato meglio del Genoa ma non abbiamo sfruttato l'occasione ma poi la squadra ha perso sicurezza. Questo te lo puoi aspettare quando in campo hai giocatori alla prima esperienza. Nella ripresa l'abbiamo rimessa un po' apposto, la squadra è stata più arrembante e se avessimo avuto un po' di fortuna l'avremmo pareggiata".

    Ti soddisfa il mercato e ti aspetti qualcosa?
    "Mi aspetto che finisca il mercato ma non solo per me, ma per tutti gli allenatori. Perché ci sono troppe distrazioni in squadra, fortunatamente domani il mercato finisce e si può lavorare bene".

    La preoccupa il calendario e lavorare con una classifica così?
    "Dispiace perdere. Quando arriverà la Juve non mancheranno motivazioni e aiuto del pubblico
    . Chissà che possa essere la squadra giusta per iniziare a muovere la classifica".

    Su quali aspetti lavorare in queste due settimane?
    "
    Bisogna crescere la tenuta di equilibrio durante la partita. Anche oggi, come col Napoli, ci siamo allungati e perso le distanze ma quando lavori da poco tempo è così".​

    Pugare e Badelj?
    ''Lui e Badelj sono più complementari se giochiamo a due
    . Pulgar fa bene da interno ma si sta adattando, e preferisco avere un centrocampista in più. A meno che non ci sia da forzare, come oggi nel finale, non possiamo ancora permetterci due soli mediani".

    Serve più continuità?
    "Se avessimo questa continuità per novanta minuti non sarebbe normale. Lavoriamo con sedici giocatori nuovi, solo cinque dell'anno scorso".

    Pedro è in arrivo. Basta lui?
    "Non parlo di mercato, e a maggior ragione dopo una partita quando non ho ancora sentito la società. Le idee si conoscono, e se sarà possibile fare qualcosa si farà. Una volta anche Berbatov era in volo..
    .".

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