Partita rocambolesca all'Artemio Franchi macchiata dalla giornata no dell'internazionale Tagliavento, reo di valutare in modo errato gli innumerevoli episodi della gara

Al 40' della prima frazione di gioco il fischietto di Terni lascia in dieci uomini i gigliati, per un braccio alto di Tomovic che ferma in velocità El Shaarawi. Errore evidente di Tagliavento che valuta da ultimo uomo il fallo del difensore, ma Roncaglia e Tomovic sembrano in grado di contrastare il Faraone.

Nella ripresa Tagliavento,condizionato dall'errore nel finale di tempo, macchia totalmente la sua prova.

Al minuto 21' concede un rigore per un fallo di Nocerino su Ljiaic: le immagini certificano che il serbo si lascia cadere senza che il centrocampista rossonero lo tocchi: rigore generoso.

Al 28', secondo penalty a favore dei gigliati: Cuadrado riceve da Borja Valero, entra in area e viene atterrato dall' ingenuo De Sciglio, il quale lo tocca col ginocchio sinistro sbilanciandolo: giusto il rigore.

Ma la frittata Tagliavento la combina al 92' quando Roncaglia tocca con il braccio in piena area di rigore su spizzata di testa di Pazzini; il braccio non è attaccato al corpo e, nonostante la distanza ravvicinata, l'argentino non sembra voler ritrarre il gomito: rigore solare.

Episodio questo che penalizza la squadra di Allegri, ma ciò che piu sconvolge è l'incapacità degli organi sportivi di definire una regola univoca nella valutazione dei falli di mano, lasciando arbitrarietà ai direttori di gara.